Da ricerche e studi risulta che le donne sono state messe da parte in quasi tutti i settori sociali e culturali da oltre 7 millenni anche se la donna ha un potere supremo che l’uomo non ha. In pochi sanno che anticamente i mentori, i veri maestri della vita e dell’amore sono sempre state le donne, insegnavano addirittura l’arte dell’amore e della sessualità. E’ vero che l’uomo feconda, ma è la donna che crea e sviluppa la vita. La parte femminile è la colonna, il punto iniziale della vita e sono sempre state le donne che si sono spinte sino ai confini dell’universo e che hanno visto in faccia il volto di Dio e che sono entrate in contatto con il divino diventandone una parte.
Molte donne si stanno rendendo conto di questo grande potere interiore, quindi è ora di svegliarsi prendendo consapevolezza che tutto questo essere messe in disparte da parte degli uomini in quasi tutti gli ambiti ha avuto nel corso degli anni delle conseguenze soprattutto per quanto riguarda il rapporto con il denaro. Solo negli ultimi decenni e solo in una parte del mondo le donne hanno conquistato il diritto e la libertà di lavorare e di godere dei frutti del proprio lavoro. Il diritto di guadagnarsi da vivere con il lavoro era tutt’altro che scontato per la maggioranza delle donne fino alla metà del secolo scorso, così era impensabile che la donna potesse gestire il denaro, disporre in prima persona di un’eredità, addirittura aprire da sola un conto in banca. In realtà le donne hanno sempre lavorato, parecchio e senza compenso, e portato anche ricchezze all’uomo sotto forma di dote. Solo nelle ultime due – tre generazioni si sono affrancate almeno giuridicamente dalla tutela maschile, del padre del fratello o del marito.
La possibilità di accedere alle professioni ha aperto alle donne un modo tutto nuovo di interagire con il mondo. Però le donne continuano ad esser pagate meno degli uomini e faticano a fare carriera, persistono serie difficoltà nella gestione della vita familiare per quelle che lavorano fuori casa, il rapporto con il denaro resta molto contraddittorio e c’è ancora poca dimestichezza con il mondo degli investimenti e della finanza ( almeno per le donne che non lo hanno scelto per mestiere) e una sottomissione nei confronti del mondo bancario.
In conclusione le donne non riescono a riconoscersi il pieno diritto di avere un potere economico, rimangono comunque molto legate al bisogno di avere un uomo che le protegga economicamente e pensi al loro futuro.
Mentre gli uomini hanno il pensiero fisso di accumulare denaro, le donne invece danno al denaro un valore molto pratico per soddisfare i propri bisogni e quelli della famiglia.
Quindi per le donne quello del denaro è un territorio appena conquistato dove regnano ancora situazioni da risolvere, grandi conflitti e purtroppo una buona dose di ignoranza.
In questo periodo di crisi globale, le statistiche sulle donne e il loro rapporto con il denaro sono allarmanti:
- il reddito femminile durante il pensionamento è inferiore a quello degli uomini;
- le donne vivono in media 7/10 anni in più rispetto agli uomini (quindi hanno bisogno di più denaro per sopravvivere)
- 3 anziani su 4 che vivono in povertà sono donne
- 7 donne su 10 vivranno in povertà in un dato momento
- il 79% delle donne non hanno un programma per vivere una vita di prosperitàLe donne classificano i ” problemi finanziari” come la preoccupazione numero 1, più pressante della famiglia, della salute e del tempo ma non sanno come affrontarlo.
Quindi la ricetta è quella di dedicarsi e focalizzarsi sull’istruzione finanziaria per cambiare queste statistiche ed evitare di farne parte tramite una strategia ben dettagliata, scegliere un coach giusto e competente come guida che ti possa consigliare letture giuste e corsi di qualità mirati all’istruzione finanziaria.
Immagine: Women and money artwork by Chris Olson di Chris Olson (illustrator, writer, blogger), su Flickr