empatia
Anthony Robbins ha individuato 6 bisogni primari: Sicurezza, Varietà, Importanza, Connessione-amore, Crescita e Contribuire.

3 di questi bisogni sono completamente rivolti all’esterno in particolare sono rivolti alle altre persone.

Le persone, gli altri, sono il bene più prezioso che abbiamo e spesso non ce ne rendiamo neppure conto. Ma che vita sarebbe senza gli altri?

Per quanto tu possa essere motivato e concentrato su te stesso, vivere in un mondo isolato ti porterebbe moltissime insoddisfazioni.

Oltre l’80% delle cose che facciamo in una giornata sono rivolte agli altri, per soddisfare i bisogni di altre persone. Apparentemente pensiamo di soddisfare un nostro bisogno ma alla fine gira e rigira si soddisfano i bisogni altrui.

Vuoi un esempio?

Te ne faccio uno facile tanto per partire…

Supponi di essere un pittore. A chi mostrerai le tue opere in un mondo desolato? Che stimoli ti servono per poterti migliorare e crescere se nessuno oltre a te può vedere la tua opera?

Ora facciamo un esempio un po’ più complesso.

Ogni mattina, ti può capitare di alzarti per andare al lavoro. Ma al lavoro cosa fai? Per chi? A quale scopo?

Sei tentato di dirmi che fai il venditore, per poterti pagare il mutuo per mantenere la tua famiglia?

Benissimo, ci può stare. Ma cosa vendi? A chi è rivolto il tuo prodotto? Chi ti paga? Qual è il suo scopo? Cosa succederebbe se lui non ci fosse?

Siamo esseri sociali e siamo veramente bisognosi l’uno dell’altro.

La 2a parte del libro di Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici” di cui ho avuto modo di parlarti molte volte, si intitola “6 modi per farsi ben volere”.

Il primo di questi capitoli ha come principio base il seguente: “Interessatevi sinceramente delle altre persone”.

Ci ho tenuto particolarmente a iniziare questo articolo sull’importanza e il valore degli altri poiché il capitolo del libro di Carnegie non rende giustizia all’aspetto più umano di questa attività.

Essendo un libro di miglioramento delle relazioni, ci spiega come e perché le cose avvengono, gli effetti che provocano ma rischia di essere scambiato per un libro di persuasione e manipolazione degli altri, anziché un libro che ci permette di farci sentire più amati e di amare di più.

Carnegie ci spiega come certe doti relazionali siano innate in uno dei più amati amici dell’uomo. Il cane.

Il cane, egli dice, non deve fare nulla ad eccezione di amare il proprio padrone. Altri animali hanno compiti, ma il cane deve solo dare amore.

Il cane in particolare riesce a creare rapport, con una facilità estrema. È intraprendente avvicinandosi a noi, ci dimostra allegria scodinzolando, e viene a stuzzicarci a volte facendoci il solletico annusandoci.

La cosa straordinaria è che il cane fa tutto ciò per il bisogno di stare in connessione con l’uomo o con i suoi simili. Non ha un secondo fine, non vuole soldi. Vuole solo il nostro amore.

Se tutti potessimo replicare il modello di questo grande esperto di relazioni, probabilmente saremo molto più felici.

Ecco quindi che per essere ben accolti ovunque dobbiamo iniziare ad interessarci delle altre persone. Ve lo ripeto, dovete farlo con sincerità e quindi pensate a quanto siano davvero importanti gli altri per tutti noi e ricordatevi che aiutare qualcuno che davvero necessita di voi, significa creare un grande senso di riconoscenza e di stima.
Immagine: empatia di Ananás, su Flickr

..appassionato di psicologia, studioso di media digitali e nuove tecnologie. Ho creato questo blog unicamente per aiutarmi ad imprimere al meglio i buoni insegnamenti che imparo durante le poche ore di lettura che mi concedo. Se ti piace leggere, ruba tutto ciò che vuoi da questo blog e condividilo con le persone a cui vuoi bene. Se ti piace migliorarti unisciti a noi!