Spesso si sentono famiglie benestanti o addirittura Ricche ma disastrate a livello Affettivo.
Si rincorre il denaro e lo si sperpera assieme alla famiglia come se fosse l’unico collante per tenere ben saldo il rapporto affettivo.
Genitori poco presenti che danno molto a livello economico ai propri figli ma che poi si dimenticano di donare loro la cosa più preziosa in assoluto:

il loro Tempo

Il tempo per ascoltarli.
Il tempo per giocare con loro.
Il tempo per portarli in gita o a cercare luoghi sconosciuti.
Il tempo per stare semplicemente insieme a mangiare un gelato.

Storie

Perché ti parlo di questo?
Questa settimana ho conosciuto un’ anziano signore: Totò.

Totò è un vecchio ambulante che dalla vita ha avuto molto in termini di successo economico.
Nato poverissimo (una storia già sentita) ha iniziato come calzolaio, finché un giorno ha deciso di gettare le scarpe dei clienti nel fiume ( parliamo degli anni sessanta) per poi iniziare con una piccola bancarella a vendere ciò che gli capitava.

Negli anni è diventato molto bravo specializzandosi in acquisti a stock e rivendendo con ottimi margini di guadagno.
Nei primi anni ottanta si racconta che avesse raggiunto il suo primo miliardo, ed in quegli anni un miliardo erano parecchi soldi.

Ha continuato nella sua rincorsa alla ricchezza, ma strada facendo ha perso di vista i due figli. Entrambi sono diventati tossicodipendenti e lo hanno trascinato il un tunnel di furti, bugie e ruberie a non finire.

Il denaro accumulato è sparito tra furti e cliniche per disintossicarsi ed anche il lavoro ha iniziato a cedere sotto il peso delle calunnie e dei furti messi a segno dai due figli.

Uno dei due figli ha ceduto la propria vita all’eroina e l’altro vivacchia come meglio può.

toto-e-peppino

Col tempo Totò è divenuto anziano e non ha avuto più forza per ricominciare.
Altri furti, altri acciacchi lo hanno accompagnato negli ultimi mesi, anche se – nonostante tutto – la sua mente è rimasta ancora lucida e vispa.

Probabilmente se non avesse superato gli 84 anni e, non gli avessero ritirato la patente, continuerebbe a vivere al mercato come ha sempre fatto da oltre sessant’anni fa. Purtroppo il destino ha mischiato le carte e non gli ha permesso di cedere il testimone come meglio credeva.

E’ un “uomo tutto d’un pezzo”, che nel momento in cui doveva cedere le licenze ritrovandosi molti personaggi che gli hanno offerto cifre per lui ridicole ha preferito riportarle in comune pur di non regalarle a qualcun altro.

Giusto?
Sbagliato?
Solo lui può dirlo.

Ma il punto non è questo.
Nella rincorsa al successo se si decide di correre con una famiglia sulle spalle non bisogna mai perdere di vista la cosa essenziale

L’Amore

L’amore per la propria moglie, per i propri figli, per se stessi.
Il denaro è un ottimo strumento di benessere, ma è pur sempre uno strumento.

Un mezzo e non un fine.

Non dimentichiamolo mai!

Roberto Consalvo

Immagine: “toto-e-peppino di gennaro1981, su Flickr”