C’era una volta un piccolo elefantino appena nato. Per non farlo fuggire gli uomini lo tenevano legato con una catena ad un piccolo palo di legno. Lui tentava di liberarsi ma non ci riusciva. Ma non si dava per vinto ed ogni giorno provava, provava, provava… perché il suo sogno più grande era quello di essere libero! Ogni volta che tirava la catena gli provocava anche tanto dolore. Purtroppo nonostante gli sforzi, quel palo era troppo forte per lui! Passarono i mesi e l’elefantino rinunciò. Pensò che quel palo era troppo resistente per lui e crebbe, con quella convinzione salda nella sua mente.
Ogni tanto faceva qualche timido tentativo, ma era sempre meno convinto di se stesso e il palo rimaneva immobile come era sempre stato. Passarono gli anni ed ormai mai pesava centinaia di chili e gli uomini continuavano a tenerlo legato a quel piccolo palo di legno. Avrebbe potuto liberarsi in un lampo e correre via, se solo avesse voluto. Avrebbe potuto realizzare il suo grande sogno! Ma non lo fece, non tentò neppure. Aveva imparato cosa NON poteva fare, e viveva la sua vita di conseguenza.
E tu cosa credi di non poter fare? Quante volte gli altri (genitori, parenti, amici, colleghi…etc) ti hanno detto che NON potevi realizzare i tuoi sogni? Quante volte ti hanno sminuito?
Purtroppo se gli stessi insegnamenti dell’elefantino sono arrivati anche a te dall’età tra 0 a 6 anni, oggi agiscono nel tuo subconscio senza che tu possa vederli. Anche tu, come l’elefantino, ti comporti seguendo quelle convinzioni, inconsapevole di vivere una vita che non è del tutto frutto delle tue scelte e che non ti appartiene veramente.
Credere in qualcosa non significa che sia vera, quindi le convinzioni non riguardano la realtà, ma la nostra percezione sulla certezza riguardo a qualcosa. Le convinzioni regolano la nostra vita, stabiliscono ciò che creiamo e ciò che siamo. È uno dei modi in cui filtriamo il mondo. Ad esempio, oggi sappiamo che facendo il giro intorno al mondo non cadiamo mai giù, indipendentemente dalle distanze che percorriamo. Invece, per diversi secoli la credenza comune che la Terra fosse piatta fece sì che la maggior parte della gente non tentasse nemmeno di viaggiare oltre l’orizzonte. Bastò che un solo uomo, Copernico prima e Galileo Galiei dopo, fosse disposto a vedere le cose diversamente per trasformare il modo di percepire il pianeta.
Per farti capire meglio, ecco una storia narrata dal famoso psicologo Abraham Maslow, riguarda la forza delle convinzioni.
C’era un paziente che non aveva nessuna considerazione e riguardo di se stesso perché pensava di essere un cadavere; il suo psichiatra lo sottopose a molte sedute per convincerlo del contrario. Un giorno lo psichiatra gli chiese se i cadaveri sanguinavano e il paziente senza esitazione rispose: “ I cadaveri non sanguinano perché tutte le lore funzioni sono cessate”. Allora lo psichiatra convinse il paziente a partecipare a un esperimento in base al quale gli avrebbe punto la mano con un ago per vedere se sanguinava. Ovviamente, non appena l’ago bucò la pelle, il sangue cominicò a uscire. Sorpreso il paziente, esclamò: “Che mi venga un colpo… anche i cadaveri sanguinano!”
Le convinzioni, quindi, sono le finestre attraverso cui vediamo il mondo. Se questa finestra è velata di negatività, vedrai tutto negativo intorno a te. Ciò in cui crediamo determina le nostre decisioni ed i nostri sentimenti, insomma la direzione che prendiamo nella nostra vita. Le convinzioni controllano tutto di noi. Come il proiettore fa arrivare un’immagine da un pezzo di pellicola allo schermo, così ciò che noi percepiamo del mondo è una manifestazione delle convinzioni che abbiamo dentro la nostra mente.
Noi siamo quello che crediamo di essere e pertanto il mondo si modella intorno a noi: non esistono convinzioni giuste o sbagliate.
Il grande Henry Ford diceva: “Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione”. Esistono convinzioni potenzianti e depotenzianti, UTILI e NON UTILI.
Mi è utile credere che non potrò mai vivere una vita piena di abbondanza e prosperità? Mi è utile credere che il responabile della mia attuale situazione finaziaria non sono io, ma gli altri? Mi è utile credere che la prosperità non è per tutti, o che non sono in grado di gestire il denaro, o che qualsiasi cosa farò non raggiungerò mai la libertà finanziaria?
La prima cosa che devi fare è avere consapevolezza delle credenze non utili che hai riguardo al denaro ed alla prosperità; poi immagina come sarebbe la tua vita se credi che ….., poi comportati come se questa convinzione fosse vera. Anche se hai l’impressione di fingere, allena la tua mente a vedere una nuova prospettiva.
Quando avrai acquisito la forza di una prospettiva positiva, ogni giorno sarà un giorno fantastico all’insegna della PROSPERITÀ.