Il dolore derivante da una relazione finita male, quando per un motivo o per l’altro devi confrontarti con il “senso di abbandono“, può essere il tuo migliore amico se lo utilizzi in modo efficace.
Dobbiamo inoltre tenere conto che quando le relazioni finiscono male, forse non si trattava di amore vero
Spesso il bisogno di contatto, di affetto, confonde con amore ma in realtà è solo illusione d’amore, di accettazione, di intimità ci rendono vulnerabili e fanno si che diventiamo dipendenti da tali bisogni.
Si deve imparare a vivere amore non sofferenza e soprattutto si deve imparare ad attrarre amore.
L’unico modo per raggiungere la realizzazione di tali desideri è non esservi legati, vivere la vita, il sesso, le relazioni affettive, come un Gioco.
Solo tornado a giocare si risveglierà il bambino dentro di noi.
Anziché sentirti intrappolato ed abbandonato, utilizza il tuo dolore come tuo alleato più forte.
Il dolore è comunque nutrimento emotivo, e quindi può essere utilizzato come carburante per rafforzare le motivazioni positive e spingerci verso ed oltre il puro benessere.
Senti il dolore con tale intensità emotiva fino a che ti darà la “spinta” finalmente per decidere di lasciare le zavorre che ancora ti bloccano. Tutto ciò si chiama “raggiungere la soglia emotiva“.
Paradossalmente anziché vivere passivamente la perdita si potrebbe utilizzare in modo cosciente e volontario l’emozione ad essa associata affinché motivi a rendere la vita migliore.
Le persone evolute non si attaccano al passato, non continuano a trasportare cadaveri.
Per quanto sofferente, violento oppure bello e gioioso, per quanto prezioso o inutile sia stato, bisogna lasciarlo andare.
Per sempre.
E con esso tutte le persone, idee, cose che lo hanno rappresentato.
Sono le persona involute che vi restano legate, continuano a combattere una battaglia che ormai è finita da tempo. Come gli ultimi giapponesi non si rendono conto che la guerra è finita.
Per restare centrati nel caso di una relazione finita male, recuperate energie interiori
Respirate in modo calmo e regolare, con gli occhi chiusi, portando l’attenzione sul respiro visualizzando l’aria limpida che entra dal vostro naso e scura mentre esce dalla bocca.
Respirate in questo modo per 21 volte.
Visualizzatevi in una calda notte di luna piena.
Assorbite in voi tutta l’atmosfera della luna: davanti a voi visualizzate è un sentiero, che vi porta ad una caverna.
Entrate dentro.
Il fuoco illumina il fondo della caverna, dove vi aspetta un vecchio saggio.
Avvicinatevi, salutatelo e osservate attentamente la sua persona, i suoi occhi, la sua indole.
Quindi rivolgetegli le domande alle quali finora non avevate avuto risposta.
Anche se il saggio non risponde subito, cercate di entrare in sintonia con lui, fino a percepirne l’energia, a captare telepaticamente il suo pensiero, la sua più segreta intenzione.