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Siti per incontri over 50: dove l’amore non ha età

Siti per incontri over 5: dove l’amore non ha età

Non c’è un’età giusta per conoscere le persone, trovarsi bene con qualcuno e innamorarsi: queste sono cose che possono capitare in qualsiasi momento, soprattutto grazie ai siti per incontri over 50.

 

L’amore non ha età 

Chi dice che l’amore non ha età ha proprio ragione. Infatti, c’è un intero popolo di persone là fuori che, dopo molti anni, sta ancora cercando la persona con cui condividere la vita, o anche soltanto una serata piacevole, al tavolino di un bar per prendere un cocktail e fare due chiacchiere.

 

In tanti casi queste persone sono ancora single perché non hanno usato i canali d’approccio giusto.

 

Non è una risposta superficiale, anzi: adesso è molto più semplice incontrare altri individui e agganciare persone piacevoli quasi esclusivamente sulle piattaforme digitali. È in questi posti virtuali che la nostra vita sociale ora ha luogo. I siti e le app sostituiscono i vecchi circoli e i club, i bar e i bistrot.

 

Siti per incontri over 50

Quindi, se sei un over 50 e stai ancora cercando un compagno o semplicemente stai cercando di capire come approcciarti all’altro sesso, ti consigliamo di dare un’occhiata ai seguenti siti di incontri per over 50.

 

Singles 50 

Questa è la prima piattaforma della nostra lista, poiché è quella che più di tutte potrebbe fare al caso tuo. Non è l’unico sito da visitare, se sei una persona adulta che cerca di rimorchiare qualcuno, ma è sicuramente stato creato pensando ai bisogni e alle necessità di migliaia di utenti proprio come te.

Quindi, ti troverai molto bene con i restanti membri della community. Sono tante le persone che vi si iscrivono, di mese in mese: non finiscono mai le buone occasioni per conoscere qualche intrigante persona nuova da fare entrare, potenzialmente, nella tua vita.

Chissà, potrebbe nascondersi lì anche la metà della mela che stai sognando da tutta la tua vita.

Ci sono funzionalità diverse nel caso in cui si decide di optare per l’abbonamento premium:chi non vorrà attivarlo avrà comunque la possibilità di crearsi il proprio personale profilo, di caricare la proprio foto e potrà anche inviare un messaggio singolo ad ogni utente, ma dovrà essere lungo 4mila caratteri.

 

Our Time

Questo portale è decisamente diverso dai classici siti di incontri per over 50:oltre a un questionario che serve all’utente per comprendere quali potrebbero essere i profili adatti alle sue esigenze, ogni iscritto ha la possibilità di partecipare a degli eventi e a delle esperienze che hanno la funzione di far conoscere dal vivo le persone.

Inoltre all’interno di questo sito c’è un’altra opzione che permette a chi ne ha voglia di trovare una persona molto più giovane: quindi sarà possibile che si formino delle coppie con un’età molto diversa.

 

Club 50 plus

Chiudiamo la rassegna dei siti per incontri over 50 con questo portale che è uno dei punti di riferimento delle persone di mezza età che hanno voglia di rimettersi in discussione. La sua peculiarità è quella di essere molto attento alla privacy degli iscritti e di offrire varie opzioni ,tra le quali spiccano la chat e il forum per comunicare e conoscersi, e anche eventi regionali per vedersi faccia a faccia!

Le caratteristiche dell’amore maturo

amore maturo

Un amore giusto ti mette in gioco, esalta senza paura le migliori energie che portano ad una più vasta conoscenza interiore, a cogliere tutte le opportunità di un’evoluzione. Un Amore è vero quando ti fa anelare alla Felicità, non quella che si nutre di un immaginario infantile, ma quella che ti dona equilibrio e prospettiva, ti fa sentire un adulto rispettato, complice e condiviso in una relazione soddisfacente.

 

Amore giusto e amore sbagliato

Un Amore giusto ti lascia sempre l’opportunità di continuare a sceglierlo, tra tanti, temendo sì di perderti, senza obbligo di catene, mistificazioni, celati ricatti, oscure ritorsioni. Anche, e soprattutto nei momenti bui, un Amore maturo sa aspettare, sa lasciare tempo e spazio per crescere, ché tu possa ritornare a sognare un progetto a due, realizzando spunti di inarrestabile evoluzione. Gli amori sbagliati, invece, danno fulgidi istanti di felicità e piacere ma, dopo, ti lasciano quasi sempre un amaro in bocca. Hai la sensazione di aver condiviso un’esperienza con un’anima malata, possessiva, chiusa, piena di regole, che non lascia spazio al confronto e ad un ideale di rinnovamento. Questo tipo di amore non è felice perché non è sano, vittima spesso di tarli, ossessioni, persecuzioni, minacce, confonde le idee mentre quello giusto le semplifica, le fa apparire chiare perché si propone sempre a viso aperto e con una solida prospettiva escatologica.

Un giusto amore proviene da persone che fanno, a prescindere dalla storia personale di partenza, un certo tipo di cammino, non hanno bisogno per forza di una relazione a due per sentirsi sicuri ed appagati, la prediligono solo perché, oltre al piacere immenso, desiderano una condivisione edificante, un presente ricco di opportunità di crescita, incontri nuovi che cambiano veramente la vita.

 

Dall’amore sbagliato alla relazione tossica

Un amore sbagliato, invece, nasce da persone che si rubano di nascosto energie e sogni, cercano fughe deresponsabilizzanti da un progetto comune, risposte semplici e facili, senza sforzo né impegno. L’altro viene spesso vampirizzato, vestito a propria immagine per colmare un vuoto esistenziale, per ricreare un legame-specchio privo di dualità. L’esito, scontato, fa soffrire, crea ansia: ci si sente senz’anima, come fuchi svuotati da api regine, resi impotenti, senza entusiasmo e progetto. I partners coinvolti in una relazione “tossica” rischiano di essere sempre alla ricerca di compensazioni per i torti subiti nel passato, destinati alla selezione di un capro espiatorio, trovano sempre occasioni per lamentarsi dell’altro, delle sue mancanze, dei doveri inattesi.

Una catena di rabbia infinita nasce proprio da questa sottesa infelicità, produce solo un amore martoriato da lamentazioni e ferite. Spesso, i partner proiettano nel teatrino della relazione eventi passati che nascono in seno alle costellazioni familiari ed alle figure genitoriali. Quando un amore volge al depassé esso non muore mai di morte naturale. Muore per abbandono, per negligenza, per cecità, per indifferenza, per averlo reso scontato, per inanità, per non averlo coltivato con le cure necessarie. Le omissioni in amore sono, a volte, più letali degli errori consumati. Al contrario, un Amore giusto è capace di mettere insieme, senza conflitto, le differenze individuali rispettandole e valorizzandole in un progetto comune. Esso, infatti, non chiede mai di cambiare e difende a tutti i costi l’ essere sempre sé in un’ottica di evoluzione reciproca vissuta con gioia, senza rabbia. Si fa in quattro per difendere la stima ed il reciproco rispetto, per affrontare le temibili burrasche con l’occhio attento e saggio di chi vuole evitare che trappole insidiose ne ostacolino il cammino.

 

Amore giusto e amore sano

Un amore sano non mortifica la creatività, non tarpa le ali al cambiamento, non è mai stanco di confrontarsi, di accedere al volto trasfigurato dell’Altro. Perché in un amore maturo, reso giammai scontato dalla follia di un indomabile desiderio, tutela reciproca e slanci individuali sono corde che appartengono al medesimo strumento, sempre incantato nel comporre rinnovate, inebrianti armonie. Un Amore sano si dona senza affanno, non ti chiede mai un risultato, nutre i suoi giorni senza contare, stufo, lo scorrere del tempo, trova spazi e luoghi per continuare a bruciare di stima e complicità reciproca, senza il timore che il tempo possa scalfirlo, anche nella carne. Un Amore maturo è come un calice di buon vino, sa godere intensamente durante ogni bevuta: dal primo sorso fino all’ultima, infinita goccia.

L’evitare relazioni di coppia

L’evitare relazioni di coppia

Il modello di evitare relazioni di coppia dovrebbe essere un modello di relazione secondaria, cioè un rapporto di coppia di passaggio e transizione che non applichi di solito come schema.

Da Love Coach sottolineo “dovrebbe”, perchè in effetti nella mia lunga esperienza ho visto che per molti è in realtà il proprio modo di vivere la relazione di coppia, e si rivolge al Love Coaching chi ha a che fare con persone di questo genere.

Quando è un capitolo isolato nella tua vita è funzionale, ed in un certo senso risolutivo, in alcuni momenti importanti per te in modo da capire quale tipo di relazione vuoi vivere e chi è la persona giusta con cui condividerlo. Ti serve quindi

La nascita interiore dell’amore (parte seconda)

..Continua..
Meryl Streep, nel film “Il Matrimonio che vorrei”, dopo aver vissuto sette giorni di analisi di coppia, scelta per salvare il suo matrimonio, davanti alla ostinata cecità del marito dice, seriamente, che dopo aver compreso tutti i loro errori, dopo aver desiderato un nuovo, rinnovato rapporto, la sua vita non poteva essere più quella di prima. Ed è da quella consapevolezza, frutto di immaginazione e di notti dense di riflessione, di fantasie sessuali inconfessabili e non condivise, che nasce un cambiamento definitivo che porterà nuovi, inaspettati frutti. Lo stesso accade a Marie nel film Hereafter, sopravvissuta ad uno tsunami, durante il quale è passata attraverso uno stato di pre-morte: questa esperienza le fa riconsiderare tutta la sua vita. proprio attraverso l’attivazione dell’immaginazione, cambiando le sue convinzioni, il suo lavoro, i suoi affetti, fino alla decisione di lasciare un amore inconsistente per dedicarsi a scrivere un libro sull’argomento della morte e dell’aldilà e per cercare l’amore della sua vita. Spesso viviamo avendo perso la bussola dei nostri sogni, ci affidiamo agli oroscopi di tanti inutili oracoli, ma la vera realtà è custodita nel nostro immaginario e nei sui intimi desideri.
I “have a dream”, disse MLK, poi l’America celebrò la parità dei colori delle razze, è con un sogno che nacque Roma, durata oltre un millennio, sul filo di una profezia che partiva dagli epigoni di Troia approdati sulle coste italiche; anche Nelson Mandela ebbe un sogno, che difese per trent’anni nelle anguste prigioni sudafricane e che poi lo acclamò leader indiscusso, Vecchioni scrisse e cantò “Sogna, Ragazzo, Sogna” celebrando il valore dei progetti belli nell’adolescenza; fu sognando un’Italia unita che Garibaldi perse Anita e fu ferito all’Aspromonte. E fu in un sogno che Dio parlò a Giuseppe rivelandogli che Maria era pura di cuore e non aveva peccato. Il sogno, la fantasia, l’immaginazione della passione sono la via regia per liberare le energie importanti della nostra vita: non rinunciamo ad essi, coltiviamoli specchiandoci in essi, facendoli fruttificare, difendendoli. Un uomo, una donna, una famiglia, una coppia, un bambino, un malato, un carcerato senza sogni chiudono al futuro, negano le opportunità del presente, strappano la memoria e cancellano ogni battito d’evoluzione ed il desiderio di amarsi, ogni giorno, sempre di più. Chi brutalizza la realtà cancellandone i sogni è come un malato di Alzheimer: perde la chance di immaginare un’esistenza migliore, cancella la fantasia e la spinta all’innata trasformazione della realtà. Chi non ha sogni di sé muore nell’idea, statica, che nasciamo e moriamo senza occasione di evoluzione, senza capire che c’è altro, senza conoscere intimamente l’amore che può nascere dentro di noi, verso quali opportunità di crescita possiamo dirigerci. Ci sono individui che partono dal sogno, lo coltivano ogni giorno in segreto, si imbarcano in un’esperienza perché vogliono imparare a viaggiare dentro e fuori di sé, per sentire, per capire l’anima ed il suo intimo destino. Realizzare, credere nei propri sogni aiuta ad essere più felici, sogni reali, piccole gioie del quotidiano che aprono la porta a grandi scelte. Stamane, dopo un bollente caffè e un buon taglio di barba, ho intimamente ammirato il sorgere dell’alba; il disco rosa del solo planava su un angolo di porto, verso l’orizzonte. I primi raggi davano nitore al mar d’azzurro e, in lontananza, una barca a vela si allontanava verso il largo, verso un viaggio immaginario per andare a pesca di sogni…

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La nascita interiore dell’amore (parte prima)

cropped painting

La nascita interiore dell’amore è legata alla fantasia inconscia ed al sogno.

“Il sogno, la fantasia non cancellano la realtà, anzi la generano”.

Tutte le più grandi opere d’arte, le più sconvolgenti intuizioni, le strategie militari che hanno cambiato la storia dei popoli sono nate dall’immaginario, da una visione potente, da un sogno nato per passione poi coltivato, fino in fondo, con coraggio e determinazione. Chi le ha prodotte, applicate, si è sovente fatto guidare dai sogni arcani, dagli indovini, stregoni, figure che appartengono all’immaginazione, entrano negli uomini e nella storia rubandone i segreti per poi restituirli sotto forma di oracoli. Donatello, Michelangelo, Leonardo da Vinci e tantissimi altri hanno ideato le loro opere, se le sognavano di notte, e poi le hanno rappresentate, scolpite, opere che attirano miliardi di persone nel globo per ammirarle. Temistocle affrontò i Persiani di Serse a Salamina “fidandosi” dell’intuizione dell’Oracolo di Delfi e vinse, tra mille dubbi ed opposizioni, una battaglia navale che salvò i greci e tutta la nostra cultura ellenica. Ulisse, risolse la guerra decennale contro Ilio, inespugnabile, con l’escamotage del cavallo, apparso in sogno. Che cosa rappresenta, dunque, la magia dell’immaginazione e come ci trasforma? Un figlio, in genere, nasce da un desiderio: quello di una coppia di amanti per generare una nuova vita; lo si immagina, lo si crea già nella propria fantasia. Poi lo si forma biologicamente nella realtà. Un amore nasce prima dalla ricerca fantastica di una identità affettiva, la si nutre di momenti immaginati, ci si crea un’idea del proprio modo di sedurre e di amare, si immagina di costruire un incontro prima di proporlo, si pensa ad un modello di vita a due che si vuole realizzare, e poi si cerca nella realtà una/un compagno, magari propiziata da un’ occasione fortuita. Ex aequo, anche un amplesso non lo vivi solo nella realtà: lo crei prima di tutto con suadenti fantasmi, le scene erotiche più inaccessibili, immaginando ciò che può apparire congruo nella fattispecie, e poi, si spera, lo si realizza nel modo reale, spinti sempre dalla potente macchina della fantasia creativa. La vita lavorativa, i progetti, i viaggi, sono tutte realtà condizionate dal nostro desiderio di immaginare, da ciò che desideriamo e costruiamo dentro di noi, da come nutriamo i nostri sogni. e, successivamente, realizziamo concretamente tutto ciò. Il mondo dell’immaginario è, dunque, ciò che ci preserva dal grigiore esistenziale di un giorno qualsiasi, liberando un’energia che ci fa respirare finalmente liberi dentro e fuori, la molla per i nostri progetti attuali e futuri…
Cropped painting di mcsister, su Flickr

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