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Guadagnare con il Trailing Stop

Trading Finanza Personale

Per chi è  abituato ad acquistare titoli azionari piuttosto che operare sulla compravendita di valute  sarà capitato di rendersi conto che il nostro titolo era in guadagno ed alcuni giorni dopo subire una perdita.

Nel trading l’obbiettivo è guadagnare e come abbiamo notato nel precedente post lo stop loss ci aiuta a contenere le perdite.

Se non lo hai letto ti consiglio di farlo.

Ma se invece per una sfacciata fortuna il mio trade va subito in guadagno?

Che faccio??

I primi pensieri sono:

Venditi e pentiti!!

Sono entrato a 10 euro sul titolo, ora segna 10.5…sto guadagnando un 5 %…

Vendo!

Il giorno successivo il titolo continua a correre segnando nuovi massimi e ritracciando di tanto in tanto.

Me lo ritrovo dopo alcuni mesi a 18…

 

Avrei realizzato un + 80 %..

Impossibile?

 

Avremmo potuto guadagnare rimanendo in Pista con un semplice sistema chiamato

 

Trailing Stop

Moltissime piattaforme ce l’hanno e lo mettono a disposizione dei Trader.

 

Come funziona?

Il trailing stop è una variante dello stop loss che anziché essere statico, è dinamico. Infatti il prezzo a cui regolo lo stop loss anziché rimanere ancorato al prezzo di apertura fluttua a seconda del prezzo che viene raggiunto dal cross.

Facciamo un esempio sul cross EUR/USD.

Supponiamo che io apra una posizione in acquisto a 1.4415, con traling stop a 10 pips. Non appena che l’operazione viene aperta il trailing stop viene fissato a 1.4405. Il ché significa che se il prezzo dovesse eventualmente scendere sotto tale soglia, la mia operazione verrà chiusa automaticamente (subendo in questo caso un passivo di 10 pips).

Finora il meccanismo è identico a quello dello stop loss. Ma qual è la differenza allora?
Mettiamo che abbia indovinato il trend, il prezzo inizierebbe a salire sopra i 1.4415, e così farebbe di conseguenza lo stop.
Supponiamo infatti che il prezzo sia arrivato ad 1.4418. Il mio limite per uscire dall’operazione adesso è aggiornato a 1.4408, ovvero proprio 10 pips sotto il picco massimo raggiunto dal prezzo (che in questo caso coincide anche con il prezzo attuale).

Quindi nel caso che il prezzo dovesse subire un’inversione, non uscirò più automaticamente a 1.4405 (come nel caso che avessi fissato lo stop loss) ma uscirei a 1.4408.

Questo strumento, utilissimo per certi versi, viene molto spesso utilizzato in maniera sbagliata. Il vero scopo del trailing stop è permettere al trader di massimizzare i profitti e diminuire il più possibile le perdite allo stesso tempo. E’ necessario però avere la giusta esperienza per evitare di fissare trailing stop troppo stretti o troppo larghi che possono subire influenze di oscillazioni momentanee oppure non ottimizzare un trend od un ritracciamento.

In poche parole il triling stop salvaguarda il nostro guadagno.

Tutela una parte del guadagno seguendo il nostro investimento.

E’ ovvio che cosi’ facendo potrei bloccare i guadagni in quanto se  il prezzo andasse a toccare il mio stop cautelativo e poi ricominciasse a correre perderei il guadagno, ma e’ altrettanto vero che chi non può restare incollato al monitor( altro sistema sbagliato di cui parleremo..) non può seguire le fluttuazioni del prezzo e non riuscendo a seguirlo non potrebbe chiudere manualmente il trade.

Sono del parere che le chiusure debbono essere “meccaniche” e non manuali in quanto se ci siamo dati un metodo o se ne seguiamo uno impostatoci da un Mentore non avremo bisogno di chiudere manualmente i trade , bensì dovremo curare l’apertura, lo stop loss il target ed eventuale Trailing Stop

 

Ottimo!

 

Al prossimo articolo!

Immagine: Trading Finanza Personale di ecletticamente, su Flickr