Path to light
Chi ad un certo punto della propria vita incomincia a farsi delle domande, a intuire l’esistenza di un mondo spirituale che può fornire le risposte, e chi spinto da vari problemi si rende conto di quanto gli manchino strumenti adeguati ad affrontarli con successo, spesso non sa da che parte cominciare a ricercare qualcosa che gli consenta di migliorare la qualità della propria vita.

Da dove viene questa spinta? Dall’interno di noi, dalla nostra consapevolezza, la parte più profonda di noi, che attende di essere portata alla luce, per il nostro massimo bene.

Dinnanzi a suggerimenti e proposte di facilitatori spirituali e amici che da tempo hanno intrapreso il cammino di consapevolezza, non è raro sentirsi spiazzati e chiedersi “Ok, e io da che parte inizio?”. Sono svariate, oggigiorno, le possibilità: l’ampia scelta di tecniche di meditazione, discipline olistiche, vie spirituali, offre un panorama assai ampio, una ricchezza di offerte che rischia di disorientarci. “Come faccio a sapere qual’è la via giusta per me?” qualcuno si chiede.

C’è un unico modo per saperlo: partire da se stessi è tutto ciò che dobbiamo fare, affinché ciò che intraprendiamo sia efficace per noi, ci porti buon frutto, e ci consenta, passo dopo passo, di capire come ciascuna esperienza che viviamo nel nostro cammino di Luce, abbia la funzione di aiutarci a scoprire una parte di noi stessi che c’era già prima, semplicemente non ne avevamo la consapevolezza.

 

Che cosa significa in pratica partire da sé?

Innanzitutto, significa aver chiaro che decidiamo di percorrere un cammino di crescita per noi stessi. Lo sa bene chi, soprattutto nelle fasi iniziali di tale cammino di consapevolezza, esclama contento: “Lo faccio per me!”. Sembra una banalità, un dato scontato, e invece è di primaria importanza.

Siamo stati talmente condizionati dall’educazione ricevuta e dalla società, a vivere in funzione degli altri, che asserire di far qualcosa per se stessi non è affatto ovvio.

Chi pensa che un cammino di consapevolezza  debba essere intrapreso per aiutare gli altri, sbaglia di grosso, e resta ancorato a una visione moralistica e superata. L’aiuto agli altri sarà semmai una conseguenza naturale che scaturirà spontaneamente dal proprio ritrovato equilibrio e benessere -e allora avrà la massima efficacia per tutti-, ma non può essere assunto come dato di partenza. Partire dagli altri, siano essi i propri cari che si desidera aiutare, o quell’umanità sofferente di cui tanto sentiamo parlare, è una trappola dell’ego per non farci crescere veramente, per tenerci lontani dalla consapevolezza di chi siamo.

Il dato di partenza è “Io sono”, e dato che così come sono mi sento incompleto o so di non condurre la vita che vorrei, allora mi metto in viaggio per cercare qualcos’altro. Ciò ci mette già nella giusta direzione, fa scattare qualcosa di profondo in noi: la nostra consapevolezza si sta mettendo in moto per attrarre a noi le occasioni migliori per evolvere! Allora scegliere lo spunto giusto, la disciplina olistica giusta, la tecnica energetica giusta al momento giusto, sarà facile, perché semplicemente troveremo sulla via ciò che il giusto intento ci ha fatto incontrare.

Chi ben comincia…..è a metà dell’opera! Partendo da te stesso, dalla tua consapevolezza, conquisti la “pole position” nella tua pista spirituale.

Qualcuno teme di peccare di egoismo? In realtà, riconoscere e affermare il proprio bisogno di far qualcosa per se stessi è un grande atto d’amore verso di sé. E’ la porta verso l’amore incondizionato, il potere di amare se stessi così come siamo: esseri in cammino di consapevolezza, per imparare ad accettare noi stessi con i nostri limiti e problemi.

Resteremo allora sorpresi di quante problematiche troveranno risoluzione in modo facile, per il semplice fatto di esser partiti da noi stessi nell’affrontarle, e di quanta forza interiore si sprigioni in noi nel superare le questioni più complicate. Crescerà allora in noi la confidenza con noi stessi, un passo essenziale verso quella conoscenza di sé, quella consapevolezza che ci appaga e ci rende felici di essere quelli che siamo.
Immagine: Path to light di Gael Martin, su Flickr

Asimo e Renata condividono la stessa passione e lo stesso interesse nel creare e condividere percorsi di crescita personale, che sono la sintesi e l'evoluzione del lavoro individuale svolto su se stessi per molti anni. Qualunque tematica o soggetto trattato nelle loro proposte, è primariamente il frutto della loro esperienza personale, che viene di volta in volta arricchita e resa attuale alle tendenze evolutive dei tempi e delle persone, che sono attratte dai loro corsi e dal lavoro individuale.
Renata e Asimo sono compagni nella vita e grazie a questa vicinanza hanno scoperto che espandere e condividere la ricchezza del lavoro arricchisce ed espande la vita di relazione.
È ancora oggi oggetto di meraviglia e gratitudine, notare come questo sodalizio sia fresco, pieno di potenziale ed in continua evoluzione. Il percorso di crescita individuale di Asimo e di Renata è sostenuto dalla reciproca presenza e dal supporto anche a livello professionale, in maniera naturale e spontanea.
Meditazione, presenza dell'essere, canalizzazioni, trattamenti energetici, autoguarigione, decondizionamento del bambino interiore, destino e manifestazione, guarire le relazioni, maschile e femminile, liberazione dalle memorie cellulari, consapevolezza e integrazione dei centri energetici nel corpo sono argomenti di interesse nel loro lavoro.

Renata Ughini

Laureata in lettere.
Sin da piccola ha avuto il dono di percepire fenomeni connessi al mondo dell’energia sottile. La voce interiore ispirata dagli Esseri di Luce l'ha guidata e tuttora la guida nel procedere.
Ha poi approfondito questa attitudine lavorando su di sé per molti anni, con tecniche di crescita personale e di sviluppo del potenziale umano, acquisiti attraverso studi, ricerche, seminari e trainings, supportata da vari facilitatori e maestri.
Tra i training di formazione conseguiti: Channelling training, Tantra training, Reiki (livello master), Oneness Diksha.
Altri corsi frequentati: E.F.T., Theta Healing, The Journey, Vipassana, Tecniche vibrazionali.
Ha praticato: hata Yoga, biodanza, bioenergetica, analisi transazionale, gestalt, core energetica, rebirthing, sciamanesimo, PNL, cristalloterapia, Reiki, costellazioni familiari.
La meditazione è da sempre la base del lavoro su di sé, praticata presso centri, gruppi e individualmente.
Tappe importanti nella crescita sono state: Hoffman Quadrinity Process, Decorazzamento sciamanico, i viaggi in India alla Oneness University, il Satori.
E' practitioner di Reconnective Healing® e The Reconnection®; quando ancora in Italia il lavoro di Eric Pearl era pressoché sconosciuto, Renata ne ha avuto per la prima volta notizia dalle proprie Guide, esseri di Luce che l’hanno indirizzata a ricevere la Riconnessione Personale e poi a recarsi ai seminari tenuti da Eric Pearl in Europa nella primavera 2008. Fu così in Italia una delle prime praticanti e divulgatrici dello straordinario lavoro di Eric Pearl, che subito la entusiasmò al punto che, all’uscita dell’edizione italiana del libro “TheReconnection: guarisci gli altri, guarisci te stesso”, tenne conferenze per condividere la propria esperienza e far conoscere la novità al maggior numero possibile di persone. Ha facilitato numerose sedute di Reconnective Healing e The Reconnection, registrando notevoli cambiamenti nei riceventi, alcuni dei quali si sono poi recati a loro volta ai seminari di Eric Pearl, ormai divenuto famoso anche in Italia.
Da diversi anni accompagna le persone nel loro cammino evolutivo, avvalendosi di svariati strumenti di volta in volta personalizzati in base alle esigenze individuali. Ciò le consente di esser testimone della nascita di un nuovo metodo: ChannelHealing.
Ad una naturale sensibilità e a un innato dono di ascoltare, unisce la passione per l’aiuto agli altri e la professionalità acquisita soprattutto attraverso un lungo e accurato lavoro su di sé, che continua costantemente e si approfondisce grazie alla pratica personale e alle relazioni umane e professionali.

Asimo Caliò Roberto

Asimo conduce gruppi intensivi ed esperienziali di consapevolezza, sull'infanzia, le relazioni e la meditazione. Collabora con Renata Ughini.
Offre sedute individuali tra cui: ribilanciamento energetico e pulizia dei blocchi dai meridiani con lo Shiatsu, individuazione e riconnessione con i Chakra, Hara e centratura, rimodellamento del corpo, indirizzo e sostegno su tematiche personali.
Ha sviluppato la sua personale metodologia in oltre 30 anni di lavoro su di sé.
Nel 1980 incontra Osho, il Maestro spirituale da cui riceve l'iniziazione alla Meditazione e alla cui presenza la ricerca assume direzione e intensità. Lavora con i più accreditati terapisti nel campo dello sviluppo del potenziale umano (Human Potential Development ), tra cui Dennis Yuson, Michael Barnett, Alan Lowen e altri.
Tale lavoro viene costantemente integrato con la pratica delle meditazioni attive sviluppate da Osho, la cui visione è che la terapia serve a preparare lo spazio interiore così che la Meditazione e l'Essere possano fiorire. Si coinvolge nella sua comunità dove gli insegnamenti diventano esperienza diretta nella vita di tutti i giorni.
Tra gli innumerevoli attestati di riconoscimento a conclusione dei trainings di formazione, da notare in particolare: Encounter Leader Training (contattare ed esprimere la Verità), Tantra (sessualità consapevole), Awareness Intensive training (Intensivi di consapevolezza secondo il metodo di Charles Berner), Superego ed Essenza secondo gli insegnamenti di A.H.Almaas.
Ha praticato estensivamente Bioenergetica, Aikido, Aikitaiso, Hatha Yoga, Trance Dance, Pittura Primal, Shiatsu. 
Il lavoro svolto da Asimo è stato di recente certificato dalla S.I.A.F. che gli ha conferito la qualifica professionale di Operatore Olistico Trainer.
Si è dedicato per anni alla sperimentazione della pittura a tempera e stucco, producendo quadri e decorazioni originali e di pregio, che riflettono la propria introspezione personale.