Il dottor Giuseppe Cocca è un medico omeopata, naturopata, esperto in agopuntura e psico-somatica nonché di tecniche energetiche.

Giuseppe Cocca è autore e promotore della nuova “Riprogrammazione psico-energetica”  oltre che di “E.F.T. evolutivo”.

Al nostro dottore, che avrebbe voluto diventare un matematico, va, dunque, il merito di aver sposato la logica all’andamento emozionale: contribuendo, a mio avviso, notevolmente, a comprendere che il nostro cervello se “invitato” nella sua totalità può essere, veramente, al nostro servizio!

Sono le ore 10 e, puntuale, come una scolaretta di prima elementare che, teme di “deludere” il suo maestro, il primo giorno di scuola, invio la videochiamata al dottor Giuseppe Cocca.

Mi presento, naturalmente.

Esordisco timidamente con un: “Buongiorno dottore. Lei, che è della materia, immagina quanti picchiettamenti ho dovuto fare su di me per essere qui, davanti a lei, serenamente?

Si sorride insieme.

Inizio la carrellata subito per non approfittare del tempo prezioso d’un uomo così impegnato.

Carmen: “Dottor Giuseppe Cocca, cosa ha favorito il suo interesse, per questo tipo di tecnica energetica, da medico

dato che moltissimi suoi colleghi non riescono a sganciarsi dalle loro convinzioni  sulla medicina allopatica?

Dottor Cocca: “Tutto è iniziato nel 2000 e qualcosa, con un video di un mio amico che pratica la Pnl (Programmazione neuro-linguistica,n.d.a.), che nel web è conosciuto come Joak. All’interno di questo video c’era una seduta di 5 minuti di EFT che risolse un problema che con la stessa Pnl ci vogliono ore e talvolta giorni. Poiché ci vuole poco tempo per impararla ho cominciato a metterla in pratica. In maniera molto semplice.

Carmen: Lei, quindi, come medico è la testimonianza della validità di questa tecnica, poiché, volendo fare l’avvocato del diavolo, qualcuno potrebbe anche fingere. Naturalmente, lei  nella sua posizione, sarebbe in grado di constatare la verità, scandagliando il caso?

Dottor Cocca: Ma è interesse del cliente dire la verità visto che paga.

Carmen: (mi aspettavo una risposta del genere perché lo “scambio” energetico attraverso il denaro è una delle motivazioni di impegno del cliente, n.d.a.)

Carmen: Cosa ha trovato, comunque, in questa tecnica che merita, da parte sua, un continuo uso e divulgamento, al di là che sia un metodo “sbrigativo”? E lo fa, dando delle spiegazioni molto esaurienti.

Dottor Cocca: Perché è una tecnica più o meno semplice che, per “cose”  meno complesse, un soggetto riesce a fare anche da solo, assistendo a cambiamenti reali.

Carmen: Se la sente, allora, di affermare  che EFT, possa essere interpellata per tutto, anche per quelle che alcuni medici energetici definiscono  malattie in-curabili, cioè curabili dall’’interno?

Dottor Cocca: La conferma è che EFT può essere utile in molti contesti, in molte situazioni; poi, semmai, se non funziona EFT interpelliamo un’altra tecnica. L’importante è avere diversi strumenti da poter utilizzare .

Carmen: Lei ha mai utilizzato questa o queste tecniche in casi “limite”, come il nostro inconscio collettivo è, ormai abituato a recepire?

Dottor Cocca: L’EFT, io la considero un qualcosa di base; ma ci sono altre modalità che, si ispirano leggermente a questo metodo che entrano ancor più nel profondo. Partendo con EFT va bene, sia che la si usi da soli, che con l’intervento di un operatore/trice.

Carmen: A proposito di operatore, lei mi insegna che ci sono vari livelli che qualificano un operatore nell’uso sapiente di EFT, e che possono “spostare” lo stesso verso conoscenze più approfondite come Logosyntesi. Mi corregga se sbaglio.

Dottor Cocca: Si.

Carmen: Una cosa che mi è rimasta molto impressa, leggendo un suo articolo è che non esistono emozioni negative  o emozioni positive, piuttosto una nostra “inadeguatezza” (termine dell’autore) alle stesse .

Dottor Cocca: Le emozioni sono strumenti con cui noi ci relazioniamo con l’ambiente; cioè noi siamo convinti che l’emozione sia qualcosa che viene. In realtà, l’emozione è lo strumento con cui mi relaziono. E, quando scopro questo meccanismo, posso dare le indicazioni per cambiarle. E’ un processo abbastanza semplice.

Un’altra cosa che si dovrebbe comprendere è che quando parliamo di emozioni negative, dice “negative” perché non piace. In realtà, come già detto, l’emozione è solo uno strumento neutrale.

Non posso dire che il coltello è negativo perché posso tagliarmi un dito: però se lo intendo usare per affettare una mela, caso mai mi è molto utile.

Carmen: C’è di mezzo sempre il filtro delle nostre percezioni?

Dottor Cocca: Si, sono solo strumenti. La paralisi, per esempio, è un ottimo strumento se mi trovo davanti a Gozzilla; non lo è se mi trovo davanti a un topolino.

Carmen: Giusto, dottore. Illuminante. Abbiamo compreso, quindi, che è bene considerare le emozioni come strumenti a nostro vantaggio. Lei, come medico, cosa si sente di affermare, a proposito della guarigione “usando” semplicemente il proprio sistema energetico e non allopatico, come da protocollo della medicina moderna occidentale?

Dottor Cocca: La domanda è complessa. Io parlo dal mio punto di vista, che in gergo, viene chiamato “naturale” in cui la malattia in realtà non è una malattia ma è un “comportamento finalizzato ad ottenere un risultato”. Allora, quando le persone si presentano con quella cosa che chiamiamo “malattia” in realtà dobbiamo comprendere che è il loro strumento di “difesa”. Il punto è: come fare in modo che la persona non utilizzi più quello strumento conflittuale, doloroso, che utilizza per sopravvivere, ma ne utilizzi altri più funzionali?

Carmen: Quali potrebbero essere questi strumenti funzionali, attingendo sempre dal suo sistema energetico, che non fosse la malattia?

Dottor Cocca: Essendo la malattia, quindi, un modo per comunicare, insegnare loro altri modi di comunicare, per ottenere dei risultati: metabolismo, alimentazione, stile di vita integrando attività fisica, movimento, ecc. E lavorare su tutti gli aspetti.

Carmen: Dunque, intervenire, considerando la malattia come messaggio del corpo, che il soggetto manifesta come difesa?

Dottor Cocca: Che il soggetto l’abbia usata come strumento di difesa è un dato di fatto e rappresenta la sua modalità di interazione: sarebbe bene “insegnare” all’inconscio altre modalità.

Carmen: Che sarebbero, appunto, l’alimentazione, metabolismo, attività fisica e stile di vita?

Dottor Cocca: Si, ma principalmente, io lavoro sulle convinzioni inconsce ed atteggiamenti emotivi inconsci.

Puntando su questi due aspetti, la persona ridiventa padrona della propria vita.

Carmen: Sono convinta, che la crescita personale passi tutta dal rimuovere queste credenze errate. La sua finalità, quindi, è che il soggetto non tenda ad  “usare” la malattia come unico strumento di difesa. Un’ultima domanda dottore (mi invita a dargli del tu, abbattendo, decisamente il muro della mia timidezza).

Se, è vero che questa nuova frontiera, apre le porte ad un concetto rivoluzionario di “malattia” cosa ti senti di dire alla medicina tradizionale alla luce di queste tue conoscenze e competenze acquisite?

Dottor Cocca: Ti dirò, per me ognuno fa il suo lavoro che dipende dalle convinzioni che ha, naturalmente, costruito nella sua vita.

Carmen: Ma, mettendo da parte per un attimo i tuoi colleghi, cosa diresti proprio alla medicina tradizionale, come istituzione, intesa, probabilmente, come binario parallelo? Cosa diresti tu, come tecnico operatore di una medicina alternativa?

Dottor Cocca: Assolutamente niente, perché, quella tradizionale  è un modello. Semmai il quesito potrebbe essere un altro ovvero, perché le persone si affidano a questo modello?

E ti rispondo che il discorso diverrebbe un po’ più complicato, e che il punto è che anche in questo dovrebbe migliorare il livello di competenza, di istruzione di modo che il “malato” possa scegliere ciò che ritiene sia migliore per il suo caso.

Carmen: Anche se, dottor Cocca, io ritengo, molto umilmente,  che in fondo più che alle competenze mediche, stia  alla volontà del paziente utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione di cui già dispone nel suo sistema energetico per azionare la “guarigione”. Che ne pensa?

Dottor Cocca: Certo.

Carmen: Dottor Cocca, cosa ti senti di dire e di aggiungere a tutto quanto esposto e che vada oltre le mie domande?

Dottor Cocca: C’è un concetto che anche se molto semplice, a volte è difficile comprenderlo. Che, la maggior parte di tutto ciò che chiamiamo problemi dipende dalle nostre convinzioni ed atteggiamenti mentali ed emotivi rispetto alle cose che ci accadono. Rispettando modelli inconsci senza che noi ce ne accorgiamo.

Quindi, se l’individuo scopre quali sono i suoi obiettivi inconsci si accorge che  ciò che sta vivendo, in realtà, l’ha deciso. Quindi, il punto è, come decidere di scegliersi un’altra realtà. Ma, qui ci addentriamo in un campo molto delicato.

Carmen: In effetti, il subconscio meriterebbe un capitolo a parte, per l’estensione dell’argomento. Dottor Cocca, volevo informarti che ti ho citato nel mio articolo sulla Kinesiologia applicata, avendo fatto il tuo nome il dt Ralf Steinkopff durante un corso seguito da me a Ostia Lido. Articolo che ho scritto per il sito “Ecletticamente.com” il cui creatore è entusiasta per questo contatto.

Dottor Cocca: Si, va bene, va bene.

Carmen: Io, per prima, ho avuto modo di contattarti “per caso”, tale è stata la mia ambizione e desiderio di riuscirci. Quando si dice la legge di attrazione! E, voglio allargare questo salotto virtuale e non, di conoscenze del tuo livello, per poter crescere.

Dottor Cocca: Non so se tu hai letto un mio libricino che gira ancora sul web, scritto diversi anni fa quando ero irritato dal fatto che nell’ambito di EFT più che della pratica si parlava del pensiero che sta dietro, legato solo ad una descrizione teorica, quindi.  In realtà, sono tutte cose inutili. Ecco che scrissi questo libricino di botto che oggi, pur volendo, non posso più rimuovere perché è stato caricato da diversi motori di ricerca.

Tutto ciò che ho scritto lo condivido ancora.

Carmen: Beh, è una bella soddisfazione! E, come si chiama, dato che ci tengo moltissimo?

Dottor Cocca: Si chiama “EFT evolutivo”, in cui c’è la base del pensiero di una cosa che ho fatto dopo che si chiama “Riprogrammazione psico-energetica”che assomiglia leggermente a Logosyntesi, ma i presupposti sono diversi.  Ritengo che sia la tecnica più veloce che abbia mai provato: qualsiasi tipo di problema non dura più d’un’ora. Tutto!

Carmen: Straordinario!

Dottor Cocca: Ti cito un aneddoto a proposito di un’insegnante di bio-danza che ho frequentato a Roma. Aveva una vera paura di immettersi sul Grande raccordo anulare. Da sempre, infatti, era suo marito che conduceva l’auto in quella circostanza. Le ho dedicato una seduta di venti muniti.

Il giorno dopo mi ha telefonato dicendomi che  si era fatta il suo viaggetto….Queste sono le cose più facili: ci sono anche quelle più complesse, naturalmente.

In sostanza è la matematica applicata alle emozioni.

Carmen: Sei stato molto esauriente oltre che disponibile dottor Giuseppe Cocca. Naturalmente ti aspetto anche a Lecce!