Le mappe mentali sono un’intuizione dello psicologo Tony Buzan, che sin da quando era studente aveva la curiosità di conoscere come funziona il cervello, per poterlo usare al meglio.

Infatti le sue ricerche portarono alla divulgazione delle mappe mentali e alle tecniche di apprendimento rapido, tanto da rivoluzionare il campo delle metodologie di apprendimento.

Qui ad ecletticamente abbiamo già parlato delle mappe mentali negli articoli:

La struttura delle mappe mentali si basa su due aspetti: quello gerarchico e quello associativo.

Infatti questo modello permette di stimolare l’apprendimento che avviene su un ordine gerarchico di concetti, unito al fattore emozionale, rendendo globale la padronanza di un argomento che si vuole studiare e approfondire.

La mappa mentale segue pertanto lo schema di apprendimento del nostro cervello, sia analitico che creativo.

La struttura delle mappe mentali

Esistono due tipi di connessioni che si creano nel nostro cervello: quella gerarchica che collega ogni elemento con quello che lo precede e la connessione associativa, in cui gli elementi disposti in maniera gerarchica sono collegati tra di loro, pur essendo disposti in punti diversi della mappa mentale.

L’aspetto gerarchico risulta essere quello portante, mentre le associazioni aiutano ad alimentare l’espressività riuscendo a mettere in risalto anche dei legami trasversali.

Le mappe mentali rappresentano uno strumento che si proietta verso la creatività e con l’obiettivo di una migliore capacità di memorizzare.

Infatti grazie ad esse la mente riesce a “digerire” più facilmente concetti complessi, poiché utilizza anche il metodo creativo, personalizzato e divertente.

Gli elementi che contraddistinguono le mappe mentali sono:

  • Parole chiave
  • Rami curvi
  • Immagini
  • Colori
  • Collegamenti

Grazie alla tecnica delle mappe mentali è possibile permettere al cervello di far lavorare in maniera simbiotica sia il suo emisfero sinistro (ovvero quello analitico), sia quello destro (il lato più creativo).

Mappe mentali e mappe concettuali

Nonostante abbiano alcuni elementi e funzioni simili, le mappe mentali e le mappe concettuali sono strumenti diversi tra loro.

Le mappe concettuali si strutturano dall’alto verso il basso e servono a rappresentare alcuni elementi chiave legati l’uno all’altro. Esse stimolano in particolare la parte razionale del cervello: infatti offrono a chi le crea tempi di riflessione maggiori sull’argomento che è oggetto di studio e analisi.

Le mappe mentali invece evocano immagini, colori, disegni ed enfatizzano il testo, così da creare uno schema di apprendimento e memorizzazione che si basa soprattutto sull’ambito emozionale.

Le mappe concettuali infatti sembrano quasi tutte uguali, mentre quelle mentali sono diverse, in quanto ogni concetto ha una rappresentazione univoca.

Entrambe le tecniche possono intrecciarsi tra di loro ed essere personalizzate: anche se le mappe mentali appaiono più immediate ed evocative, riducendo la quantità delle informazioni ed evidenziando maggiormente la sequenza degli argomenti, anche quelle concettuali risultano utili per l’apprendimento.

Come utilizzare le mappe mentali

Il grande vantaggio delle mappe mentali, in un percorso di studio è quello di:

  • Risparmiare tempo
  • Memorizzare più velocemente
  • Fissare le informazioni che sono importanti

In qualsiasi situazione dovessero essere utilizzate, la tecnica risulta sempre la medesima:

  • Il primo momento è la lettura del testo in cui si dovrà individuare l’argomento fondamentale che diventerà il nodo centrale della mappa mentale;
  • Nel leggere bisogna poi annotare i concetti centrali intorno ai quali è costruito l’argomento, così che diventino delle sotto-categorie;
  • La seconda lettura permette poi di sottolineare gli elementi importanti del testo che poi saranno inseriti nella mappa mentale;
  • A questo punto si può creare un primo schizzo della mappa mentale senza utilizzare colori e immagini;
  • Infine vengono inseriti colori, cerchi, rombi, quadrati e disegni che aiuteranno a contenere i blocchi di informazione.

Programmi per mappe mentali

Per imparare a realizzare delle mappe mentali, il metodo migliore è utilizzare carta e penna, quando sono rivolte soprattutto allo studio scolastico, ma esistono ormai numerosi programmi per realizzarle su computer, oppure delle applicazioni per i dispositivi mobili, perché ad esempio necessitiamo di condividerle con colleghi o con un team di lavoro.

Ad esempio nel mondo del web marketing le mappe mentali vengono utilizzate per organizzare i contenuti e le strategie nella fase di strutturazione dei siti web.

Oppure per chi lavora sui blog, per individuare tag e categorie o quei contenuti che possono essere utili da affrontare sul proprio sito.

La tecnica delle mappe mentali è pertanto utile per i percorsi di studio, così come trova applicazione nell’ambito aziendale, tra gli uomini di business per preparare discorsi ufficiali e per chiunque in maniera originale voglia mettere il turbo alla propria mente.

Per approfondire leggi anche il nostro articolo dedicato alle mappe mentali:

Le Mappe Mentali, cosa sono e a cosa servono