Marco, il miglior amico di Luca era fuori di sé quella sera alle prove musicali. Sembrava completamente assente e Luca lo aveva notato quasi subito. La fronte di Marco era corrugata e il suo corpo teso e pronto all’attacco verso qualcosa o qualcuno.
“Tutto bene Marco?” chiese Luca timoroso di ricevere una risposta brusca. “Sehhh, come no? Quel mio collega di lavoro è proprio un finto! Si finge un amico ma non appena gli si presenta l’occasione mi pugnala alle spalle…sono arrabbiatissimo con lui e sono giorni che non penso ad altro” risponde Marco quasi sincopando a tratti e con colpetti di tosse stizzosa.
Luca cercando di calmare Marco prova a spostargli il punto di vista, sperando di farlo sentire meglio, e inizia un discorso illuminante.
“Dalle mie letture rubate ho appreso quanto i sentimenti negativi possano essere devastanti per la nostra salute e leggendo alcuni libri del Dr. Wayne W. Dyer ho compreso quale potrebbe essere il modo corretto di liberarsene serenamente”
Secondo questo autore quando si è pieni di risentimento, rabbia, rancore, stiamo delegando gli altri a manipolare la nostra vita emotiva. Sentirsi il diritto di essere depressi, arrabbiati per come si viene trattati ci allontana dalla pace anteriore e quindi dal successo e dalla felicità. Incolpare gli altri per le proprie debolezze significa trovare una scusa per non motivarci a non ricadere nelle solite abitudini negative. Rimuovere il risentimento significa semplicemente non dare la colpa a nessuno per la vita che stiamo vivendo. Soprattutto il segreto sottile starebbe nel riconoscere di avere il risentimento, accoglierlo da osservatore e di conseguenza assumersi la responsabilità di rimuoverlo. E’ tutto qui il nostro grande potere.
Lo stesso Dr. Wayne W. Dyer invita ad imparare a trasmettere amore a tutti, piuttosto che covare rabbia e risentimento generando ripercussioni anche sulla nostra salute. Alla base di tutto c’è il concetto di perdono. Pensiamo per un attimo ad ogni singola persona che ci ha fatto del male, o ci ha tradito, o parlato male alle nostre spalle. Il nostro ricordo, la nostra storia, con queste persone non è altro che un pensiero che portiamo in giro nelle nostre esperienze quotidiane. Di conseguenza questo pensiero di odio, di rabbia, di rancore debilita lentamente il nostro potenziale energetico e la nostra tranquillità emotiva .
Sempre secondo il Dr. Wayne W. Dyer il perdono si pratica per rendere noto agli altri che non ci interessa più essere in conflitto con loro e soprattutto che ci si vuole liberare del tutto dell’energia autodistruttiva del risentimento.
“Quindi, fammi dire se ho capito bene Luca…il mio risentimento verso questo collega è solo un mio pensiero, e come tale, è solo mia responsabilità osservare come si evolve nella mia mente, e di conseguenza come gestirlo, a cominciare da un mio comportamento esterno esemplare che denoterebbe l’inizio della fine di questo sentimento di rabbia?…sei un grande Luca! Ho io il potere di sentirmi meglio senza aspettare momenti di rivalsa per quella persona scorretta che dovrà fare i conti con se stesso prima o poi… riprendiamo le prove… l’ultimo arrangiamento musicale non era un granché” dice Marco con aria un po’ più distesa, come se avesse ingoiato una pillola di consapevolezza.
