Ho letto recentemente Disegnando il tuo destino di Gabriel Guerrero.

Devo dire che non ho trovato il libro particolarmente  brillante anzi piuttosto ridondante in alcuni tratti e non esplicativo in molti altri. Ho trovato invece piuttosto utili le 5 appendici del libro, molto più dettagliate e esaustive.

Tuttavia voglio condividere con te alcune delle informazioni che ho tratto dal libro.

Disegnando il tuo destino, è un libro di 5 capitoli più un introduzione.

L’introduzione “Seminare Idee” non è particolarmente interessante ma introduce alcuni concetti importanti:

  • Il DHE (Design Human Engeneering) di cui si accennerà di più nel corso de libro, senza comunque entrare nello specifico;
  • Il concetto per cui è possibile, secondo l’autore (e anche secondo il sottoscritto),  riprodurre gli stati di alterazione delle droghe senza assumerle;
  • Le domande finali su COME SAI DI POTER OTTENERE QUELLO CHE VUOI;

Il 1° capitolo “Credere nelle possibilità” introduce il dialogo interno, i tentativi fatti attraverso varie discipline di smorzarlo ad esempio attraverso la meditazione e i tentativi di modificarlo-espanderlo attraverso la PNL.

Da pagina 98, e dopo aver cercato di responsabilizzare il lettore con un sotto-capitolo ad hoc “esplorare nuove strade”, il libro diventa finalmente interessante. Viene introdotto il potere delle credenze e spiegato in modo semplice l’ancoraggio e le submodalità. Viene inoltre spiegato come trasformare una convinzione limitante in assurda e una nuova convinzione in convinzione solida.

Disegnando il tuo destino, diviene ancora più interessante al 2° capitolo: “Esploratore dell’ignoto”.

Sebbene inizialmente troverai informazioni già sentite da Robbins (la zona di confort) e OSHO (l’esperienza come possibilità di crescita), in un secondo momento verrà dedicato spazio alla “voce/i di comando” in altre parole alle varie voci consce e inconsce che è necessario programmare per ottenere i risultati che si desidera.

Vengono inoltre presentate le “ancore scorrevoli” alcune intuizioni del premio Nobel Gerald Edelman sulla competizione delle reti cerebrali e il senso dell’umorismo come fattore determinante dell’elasticità mentale (ambiguità fonologiche, di portata e di punteggiatura).

Inoltre viene presentato il modello del Dr Jefrey Zrig  Diamante Erichsoniano.

Il 3° capitolo “Creare nuovi stati” mi è parso piuttosto fiacco. Al di là di alcune considerazioni sull’alimentazione e la citazione di Todd Epstein che dice che se potessimo vivere lo stato di coscienza di un’altra persona, sarebbe uno stato più alterato di quello causato da qualunque droga.

Vengono anche introdotti:

  • il punto “Zero Gravità” quando il corpo non sta lottando contro la gravità per mantenere la postura eretta;
  • il pannello di controllo. Un pannello di comando immaginario su cui si baseranno le esercitazioni e le modificazioni dei capitoli successivi. In pratica Guerrero analogamente a una macchina o a un computer tenta di programmare la mente attraverso dei pannelli e delle strumentazioni visualizzate o meglio ancora allucinate.

Il Capitolo 4 è “Tracciare una mappa neurologica” e viene insegnato dall’autore a gestire le Time Line, un modo soggettivo di organizzare il tempo nella mente e dipendenti da diversi filtri usati per organizzare e differenziare le informazioni.

Ecco i 3 metaprogrammi o filtri di direzione introdotti dall’autore:

  • in-time: si sperimenta il tempo in modo associato;
  • Through time: Si guarda il tempo in modo dissociato;
  • Between time: si ci sposta sulla time line cercando esperienza simili tra loro;

Nel 4° capitolo viene inoltre spiegato come creare inneschi per i nostri meccanismi e tracciare delle mappe personali.

Infine, nel 5° capitolo “Progettare l’evoluzione umana” spiccano due argomenti:

  • La decisione sul progetto e le sequenze
  • Automatizzare i meccanismi mentali

Si tratta comunque di un capitolo riempitivo e anch’esso non estremamente utile.

Concludendo Disegnando il tuo destino di Gabriel Guerrero mi è sembrato poco utile a livello pratico. Dal suo modo di comunicare sembra rivolgersi a un pubblico eterogeneo includendo i non esperti. Tuttavia le informazioni che offre per creare le ancore e per avere i primi insegnamenti di PNL sono male organizzati e rischiano di non essere compresi. Mi sembra quindi un libro scritto per lo più a fine di marketing e utile per chi ha già dimestichezza con la PNL .

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..appassionato di psicologia, studioso di media digitali e nuove tecnologie. Ho creato questo blog unicamente per aiutarmi ad imprimere al meglio i buoni insegnamenti che imparo durante le poche ore di lettura che mi concedo. Se ti piace leggere, ruba tutto ciò che vuoi da questo blog e condividilo con le persone a cui vuoi bene. Se ti piace migliorarti unisciti a noi!