Un piccolo vademecum di primo soccorso per evitare brutte sorprese in vacanza.
Dopo un anno di lavoro, fatica e stress, arrivano finalmente le tanto sognate ferie.
È proprio questo il momento in cui paradossalmente esponiamo la nostra salute ai pericoli maggiori. Colpo di sole, punture di insetti, animali marini, congestioni, intossicazioni alimentari, sono tra gli eventi che più frequentemente ci colpiscono in vacanza a causa della nostra imprudenza.
In questo periodo si allentano le tensioni del quotidiano e la percezione del rischio si riduce drasticamente, diventiamo così più disattenti e ci lasciamo andare ad alcune leggerezze.
Sebbene sia fondamentale staccare la spina e concedersi momenti di puro relax, dobbiamo mantenere un minimo livello di attenzione che ci permetta di tornare a casa rigenerati e non ammaccati. Ecco dunque alcuni semplici consigli pratici.
Il colpo di sole è sempre in agguato. Quando troppi raggi solari arrivano sulla testa, la temperatura all’interno del cranio aumenta rapidamente provocando forte cefalea, stato confusionale e nei casi più gravi perdita di coscienza. In quei casi non c’è tempo da perdere, chiamare subito il 118 e nell’attesa portare la persona soccorsa in un luogo ombreggiato e ventilato e rinfrescare testa, viso e braccia con dell’acqua fresca. Inoltre, ricordate che i bagnini che hanno conseguito il brevetto, sono abilitati al Primo Soccorso.
E se mentre state facendo una bella nuotata nel mare azzurro venite colti da una sensazione di bruciore su una zona circoscritta del corpo? Probabilmente avete avuto un contatto con una Medusa. I suoi tentacoli contengono delle sostanze urticanti che possono provocare delle piccole ustioni. Sciacquate abbondantemente la parte colpita con acqua salata senza toccarla con le mani e applicate per alcuni giorni una crema cortisonica. Se siete dei soggetti allergici rivolgetevi al punto medico più vicino.
Altra insidia che si nasconde frequentemente sotto la sabbia del mare è la Tracina, anche conosciuta col nome di pesce ragno. È un pesciolino grigio che possiede un aculeo micidiale, se viene calpestato rilascia una tossina non letale ma capace di scatenare un dolore molto intenso. Questo veleno è termolabile, quindi sarà inattivato dal caldo. Immergete il piede in acqua molto calda o in sua assenza poggiatelo su una pietra calda. Nei giorni successivi continuate ad applicare l’indispensabile pomata cortisonica.
L’alimentazione è un altro punto sul quale suggerisco di fare grande attenzione.
I cibi che vengono conservati in modo inadeguato o a temperature troppo elevate, possono essere facile terreno di crescita per microrganismi che provocano fastidiosi disturbi intestinali. Per non incorrere in questo inconveniente, è meglio avere sempre a portata di mano dei fermenti lattici ed evitare salsine o alimenti dei quali ignoriamo la provenienza.
Bere bibite ghiacciate o fare il bagno subito dopo aver mangiato è rischioso per grandi e piccini. I consigli che ci davano le nostre mamme sono validi ancora oggi, ed è bene aspettare alcune ore prima di immergersi nelle acque azzurre.
Prima di partire consultate il medico e fate una piccolissima scorta di farmaci pronti all’uso che in caso di necessità saranno utilissimi. In caso contrario, li riporterete a casa integri e potrete considerarli come un amuleto scaccia mali.
Claudia Murru