Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero. (Seneca, Lettere a Lucilio, ca. 62/65)
L’abilità non serve a molto senza l’opportunità. (Napoleone Bonaparte)
Cari Amici di Ecletticamente.com, quanto sono vere e attuali queste frasi? Leggetele più volte e rileggete il titolo per cercare di capire ciò che andrò a scrivere nelle prossime righe. Prendetevi due minuti di tempo e analizzate la vostra situazione in qualunque campo: salute, relazioni, denaro.
Sapere saper fare e saper essere rappresentano la giusta sinergia, l’equilibrio per fare bene qualunque cosa e questo vale anche nello sport. Andiamo con ordine.
Per sapere si intendono tutte le conoscenze, le informazioni, il bagaglio culturale che una persona accumula negli anni e che deve essere continuamente aggiornato. “Sii servo del sapere” disse Seneca, ricordi?
Il saper essere rappresenta tutte le caratteristiche soggettive di una persona. Dalla sua psicologia al suo carattere. Dalla sua fisiologia alla sua struttura ossea. Ma rappresenta anche l’aspetto sociale: il modo di porsi, il modo di parlare, di ascoltare, di risolvere un problema. Diciamo che il saper essere è ciò che ci distingue uno dall’altro. E’ l’opportunità di cui parlava Napoleone.
Il saper fare rappresenta l’abilità di applicare quanto appreso (il sapere) in base al saper essere, ciò che Napoleone chiamava “abilità”.
La sinergia, l’amalgama tra questi tre stati rappresenta l’equilibrio, rappresenta la perfezione. Uno sostiene l’altro, manca uno, mancano tutti e tre. Ed è così in ogni campo della vita e quindi anche nello sport.
Noi di Ecletticamente.com ti forniamo il sapere ma poi sta a te saper essere e quindi leggere con attenzione, usare le mappe mentali, seguirci in modo organizzato tramite gli strumenti che hai a disposizione e sta sempre a te sapere fare e quindi mettere in pratica ciò che noi ti insegniamo. Capisci l’importanza di questi fattori? Spero che l’esempio sia stato calzante.
Per quanto riguarda lo sport, sia a livello amatoriale che professionistico, questo concetto dev’essere più che chiaro. Mettiamo che una persona voglia imparare a correre, dal gesto tecnico fino alla metodologia di allenamento.
Cominciamo dal sapere. Una persona che vuole apprendere questa pratica dovrà:
- imparare il gesto tecnico
- imparare a usare la respirazione
- capire che per correre bene e con risultati non sempre bisogna andare alla stessa velocità
- imparare a tenere monitorati i propri allenamenti da ogni punto di vista, della distanza, della frequenza cardiaca.
- ecc. ecc.
Per fare questo dovrà però saper essere e quindi:
- essere disponibile ad apprendere e soprattutto umile
- riuscire ad organizzarsi nella raccolta di informazioni
- dovrà catalogare quanto appreso e studiare
- dovrà avere la voglia di chiedere, di domandare, do porsi a che gli ha fornito queste spiegazioni, senza paura di disturbare
Il termine del processo è il saper fare, infatti:
- è necessario mettere in pratica quanto appreso
- spiegare agli altri quanto appreso
Se eseguite questa pratica per ogni cosa, avrete successo in tutte le sfere della vita. Garantito.
Sapete qual è il bello? Che una volta che sapete fare vorrete saper fare sempre più, il che comporta una voglia di sapere maggiore e di conseguenza una crescita psicologica e sociale migliore.
E’ un ciclo virtuoso che possiamo anche chiamare Ciclo del successo. Qualunque sportivo a livello mondiale è allenato a questa pratica. Un atleta non è solo fatto di muscoli. E’ soprattutto fatto di cervello, di competenze, di stretgie.
E voi cosa ne pensate?
@allename_salute