Evan Rosenblatt
….E, come si dice, la malattia è SOLO un’opinione, un punto di vista!

Sentirla è un  alibi per non dover interpellare la nostra forza d’animo, la nostra preziosa energia.

Lasciamo, spesso, che siano gli altri a prendersi cura di noi. Riponiamo le nostre speranze in strumenti di altissima tecnologia che, con il loro eco, rispondono all’esigenza compulsiva (anche nel campo della salute) di competere a tutti i costi con la “moda” del momento.

Se ti giri intorno, sei pervaso dall’idea che la tua vita non ti appartenga e che sia appesa al filo di ciò che una macchina o un robot di ultima generazione, sentenzierà per te. O dall’ultima scoperta in campo “genetico” che sposterà ancora una volta lo scettro del potere alla tua “biologia”……

Come non citare, a tal proposito, una massima dell’ Eccellenza in materia, il dott. Bruce Lipton: “La mente è più forte dei geni”……e che viviamo in una “Biologia delle credenze”…

 

Già, sarà noioso ripeterti che noi siamo fatti di energia?

Hai mai sentito dire che non esiste la malattia ma il malato?

Questo, non può che significare solo una cosa: ogni sintomo che “appare” altro non è che un disagio psichico o emozionale soggettivo che si materializza, che ci parla, che ci dice, esplicitamente che abbiamo bisogno di ascoltarci, di entrare nel nostro mondo interiore senza paura. La stessa, che, prendendo così il sopravvento, si tradurrà in…..malattia!

Ma, tu, che hai imparato molto fino ad oggi grazie allo scambio delle nostre idee, continua a “convertire” il tuo pensiero che fino a ieri giaceva sul letto comodo di una struttura mentale tramandata da secoli e secoli: quella di arrendersi a chissà quale destino nefasto o all’abusata espressione “volontà di Dio”.

Ma, dal momento che tu ed io sappiamo di aver tradotto in energia “scomoda” i nostri pensieri, mi dici cosa c’entra Dio?

Assumiamoci, anche in questo, la nostra responsabilità fino in fondo: impariamo ad ascoltare il nostro corpo e le sue vibrazioni.

I tuoi muscoli sono, addirittura, un testimone di ciò che  hai immagazzinato  nel tuo inconscio e, l’osservazione energetica che si presta a questa indagine prende il nome di Kinesiologia, una delle tecniche al tuo servizio.

La kinesiologia è un metodo di indagine oltre che terapeutico.

È in questo che si differenzia, probabilmente, dalla sua parente più prossima  “E.F.T.

La kinesiologia fu fondata da George Goodheart, chiropratico di Detroit, negli anni ‘60, quando per la prima volta interpella il “muscle test”, test muscolare……Senza miracolose macchine. Ebbe così la prima risposta selettiva del sistema nervoso a fronte di sintomi specifici.

Ho avuto modo di avvicinarmi a questa tecnica grazie agli insegnamenti del dt Ralf Steinkopff, psicologo clinico ed esperto di numerose tecniche energetiche, di Berlino, ad uno dei suoi corsi.

La Kinesiologia applicata, che è una disciplina eclettica, vede, durante il percorso con il “paziente”, una partecipazione emotiva più attiva da parte dell’operatore/osservatore. Il dialogo cooperativo mira ad uno stato di apertura mentale e curiosità. L’osservatore abbandona ogni preconcetto o ipotesi o presupposizione. Egli ascolta colui che, probabilmente, diviene l’esperto di se stesso: Tu, il paziente, appunto.

 

Il principio su cui si basa la Kinesiologia è il verificare la quantità di energia che scorre nei nostri muscoli attraverso una spinta moderata che l’operatore effettua sul braccio del “testato”.

“In carico”, indicherà che c’è una risposta coerente tra la mente conscia e quella inconscia; “in scarico” evidenzierà  un’incoerenza, come già starai deducendo giustamente.

 

Ecco un esempio pratico (da fare in coppia)

Io ti chiedo di affermare il tuo nome con “giusta” convinzione: a questo punto il partner spingerà in basso il tuo braccio e tu opporrai una degna resistenza ed il tuo arto resterà immobile e fiero!

Diversamente ti chiederei di affermare un nome che non è il tuo: sai quale magia si manifesta?…..Il tuo braccio si scioglie come se non avesse alcun sostegno e scivola sconfitto giù!

 

Il tuo corpo non mente MAI!

E lo fa, appunto, inconsciamente perché è “scontato” che il tuo nome ti appartenga! È inconfutabile.

Così, come quando, hai una radicata convinzione :poco importa che sia vera o meno….Tu ne sei convinto!

Attraverso un semplice autotest puoi porti una domanda ad alta voce circa una scelta. Definisci bene il tuo obiettivo.  Sentilo il tuo desiderio.

Ho sempre desiderato essere qualcuno, ma avrei dovuto essere più specifica…

Lily Tomlin

Dopodiché osserva la tua reazione sia fisica che emozionale.

Il dott. Giuseppe Cocca suggerisce di chiedersi “È vero o non è vero?”

Steve Reed, invece, parla di sensazioni fisiche che potrebbero associarsi alla domanda.

Tuttavia, anche questa tecnica fantastica, potrebbe incontrare durante l’indagine, una cosiddetta “confusione neurologica”. Da non confondere con l’inversione energetica che hai conosciuto quando ti ho parlato di EFT.
Mentre quest’ultima si riferisce ad una problema specifico, la prima denuncia uno squilibrio energetico a prescindere dalla questione.
Siamo in presenza di “switching”.

In questo caso il soggetto è confuso, perso, agitato. Senza apparente motivo. È qui che inizia l’indagine: si entra nel profondo.

Ti troveresti in questo stato se, ritornando all’affermazione del tuo nome, non avessimo una risposta coerente, come ben sai.
Ma, lo stato confusionario, presuppone anche cause che, talvolta, esulano da retaggi psicologici .
È davvero interessante cosa ho da dirti.
Lo sapevi che si può  essere energeticamente “giù” semplicemente per una cattiva idratazione?

Bere, sempre, dunque 2 litri d’acqua al giorno ci risolleverebbe!
Inoltre, l’esposizione costante a campi elettromagnetici . Oppure la presenza di tossine.
Ci viene di pensare che depurarci resta, comunque, un atto rilevante che rientra nel funzionamento ottimale del nostro sistema .

Allora, da oggi, presta attenzione anche tu: renditi conto di tutto ciò che pensi, innanzitutto; di come tratti il tuo corpo; dell’importanza di possedere la “presenza di sé”.
E, comunque, fatti un “giro” alla ricerca di strumenti validissimi della medicina energetica per avvalertene: vedi, per esempio, gli esercizi strabilianti di Donna Eden.

E così, senza eclatanti interventi o canoniche stesure, in fondo, tu PUOI, sicuramente, prenderti cura di te stesso.
Immagine: Evan Rosenblatt di Katie Grayot, su Flickr