Luca faceva il percussionista e suonava tutto, era anche un po’ suonato a dire il vero, ma faceva parte del tocco dell’artista…l’essere un po’ tocchi oltre al saper suonare. Suonava gli appoggi della metro con l’unghia, come se volesse dare una schicchera “din din din” e poi con i polpastrelli “tum tum tum” e ancora con l’intero palmo “bom bom bom” A quel punto la gente lo guardava, sguardi intensi e curiosi che volgevano lesti appena venivano colti dall’interessato in cerca di pubblico, c’era anche chi lo guardava seccato definendolo mentalmente inquinamento acustico. Tutto sommato, per il nostro Luca, è un bene non saper leggere nel pensiero! Quello che separa un musicista da una presenza acustica molesta a volte è solo lo stato umorale di chi lo ascolta, soprattutto quando la musica è avanguardista.
Per vedere le cose belle dovremmo guardarle da una corretta distanza. Da lontano potrebbero sembrare indefinite e da vicino non rilevare affatto la bellezza dei particolari. Se una cosa ci appare ardua è solo perché forse non siamo nella giusta predisposizione per eseguirla naturalmente. Luca percepisce il proprio mondo secondo una melodia familiare, rassicurante, e non sa ancora che, quando questa cambierà, muterà tutta la sua percezione della realtà, in un istante.
“Mi scusi”, chiede Lidia al signore con la maglietta rossa con sopra stampato il brand di una libreria multinazionale.
“Sto cercando il reparto dei libri sul tema della crescita personale”
”Un attimo, signorina” risponde Mister InfoPoint concentrato sul codice ISBN di un libro di cake design.
“Un ultimo istante ancora….ecco. Giri l’angolo dedicato allo sport e poi lì, davanti lo scaffale dedicato alla musica, può trovare quello sulla psicologia”. [Read more…]