Meditation under the Angel Oak
La felicità può esser definita quella condizione in cui ho soddisfatto tutti i miei bisogni, dal più basilare al più spirituale.

Quando ci muoviamo al livello di superficie, della mente condizionata, e siamo ancora lontani dall’ascoltare noi stessi e prender consapevolezza dei nostri bisogni, non siamo felici. Siamo lontani dal sapere come conquistare la felicità, perchè incappiamo comunemente in due errori.

Il primo è eludere i problemi che abbiamo: è l’atteggiamento dello struzzo, che caccia la testa sotto la sabbia per non vedere. Facciamo finta di non avere un problema, seguendo la mente che è molto abile nell’indurci in tutt’una serie di strategie e ragionamenti per non farci affrontare la realtà, per evitare che prendiamo consapevolezza.

Si può sapere se si è in questo errore rispondendo a queste due domande: “Ho problemi?” “Sono felice?”: non è possibile non essere felice e non aver problemi. Sarà utile allora impegnarci nella “caccia al problema”: il problema è la spia di un bisogno non appagato, individuare il problema ci mette sulla traccia del bisogno che non avevamo ascoltato, e ci consente di vederlo, averne consapevolezza e muoverci nella direzione di soddisfarlo.

Il secondo errore è ostinarci nel cercare di risolvere i problemi che abbiamo, affrontandoli con la mente condizionata, anziché con la consapevolezza: ci arrovelliamo nel dibattito interiore, senza venirne a capo, perchè “un problema non può essere risolto con lo stesso tipo di mente che lo ha generato” (A. Einstein). Enfatizzando il problema, sforzandoci, girandolo e rigirandolo nella mente, rimaniamo bloccati e, di fatto, ci chiudiamo alla vera soluzione del problema. Come se fossimo un criceto sulla ruota.

Perché? La mente condizionata ci fa vedere la realtà in modo distorto, come se indossassimo un paio di occhiali con lenti deformanti: a causa di forme-pensiero che non sono nostre, e con cui però siamo identificati, la mente non è in grado di mostrarci la vera natura del problema, ossia la radice, ma ci tiene bloccati al problema considerato nella sua separatezza da tutto il resto, non facendoci cogliere il contesto più ampio in cui il problema si inscrive. L’andamento della mente di superficie è procedere per segmenti, isolare i fenomeni: se ciò ha una sua utilità nel mondo materiale, nella realtà esteriore -per esempio, nel fare i conti quando siamo al supermercato-, non ci è di aiuto nella realtà interiore, e i problemi umani, esistenziali, che hanno a che fare con la nostra felicità, sono problemi interiori, anche se talvolta li confondiamo con problemi esteriori.

Come fare dunque ad affrontare i problemi personali? Se la mente condizionata non è determinante nel risolverli, cosa può venirci in aiuto?

Occorre attingere a una facoltà esterna alla mente, che ci metta nella condizione di osservare la mente, perchè il problema è proprio la mente stessa. Questa facoltà che include la mente è la consapevolezza. Non a caso, si dice comunemente: “venirne fuori” o “saltarcene fuori”. La radice di ogni problema è la nostra identificazione con la mente, il nostro bloccarci alla mente, e non essere in grado di andare oltre.

Occorre che prendiamo consapevolezza del problema. Ciò significa staccarsi dall’ostinazione mentale e prendere spazio per noi stessi. E’ fare un passo indietro, all’interno di noi, e da quello spazio poter osservare il problema dall’esterno, vederlo per quello che è, con uno sguardo ricettivo: ora possiamo includerlo, abbracciarlo con la consapevolezza. Esso ci appare nella sua portata effettiva, impariamo così a non sminuirlo né enfatizzarlo, e a considerarlo nel contesto più generale di tutta la nostra vita. Cogliamo allora i collegamenti, non ci appare più come un problema, ma come un bisogno che attende di essere soddisfatto.

La meditazione e gli esercizi di consapevolezza, in cui si è guidati a entrare nell’osservatore interiore, ci aiutano a contattare questo spazio, a sostare in esso, a fidarci che lì troviamo il sostegno di cui abbiamo bisogno, la risposta giusta.

La consapevolezza ci mostra costantemente che siamo noi ad avere in mano le chiavi per risolvere i problemi, e che ciò è uno dei modi che l’Universo ha scelto per farci evolvere e viaggiare verso la nostra felicità.

La soluzione non deve più esser cercata, ma si manifesta allorché ci riconnettiamo alla consapevolezza, a noi stessi: siamo noi la soluzione.
Immagine: Meditation under the Angel Oak di alisonleighlilly, su Flickr

Asimo e Renata condividono la stessa passione e lo stesso interesse nel creare e condividere percorsi di crescita personale, che sono la sintesi e l'evoluzione del lavoro individuale svolto su se stessi per molti anni. Qualunque tematica o soggetto trattato nelle loro proposte, è primariamente il frutto della loro esperienza personale, che viene di volta in volta arricchita e resa attuale alle tendenze evolutive dei tempi e delle persone, che sono attratte dai loro corsi e dal lavoro individuale.
Renata e Asimo sono compagni nella vita e grazie a questa vicinanza hanno scoperto che espandere e condividere la ricchezza del lavoro arricchisce ed espande la vita di relazione.
È ancora oggi oggetto di meraviglia e gratitudine, notare come questo sodalizio sia fresco, pieno di potenziale ed in continua evoluzione. Il percorso di crescita individuale di Asimo e di Renata è sostenuto dalla reciproca presenza e dal supporto anche a livello professionale, in maniera naturale e spontanea.
Meditazione, presenza dell'essere, canalizzazioni, trattamenti energetici, autoguarigione, decondizionamento del bambino interiore, destino e manifestazione, guarire le relazioni, maschile e femminile, liberazione dalle memorie cellulari, consapevolezza e integrazione dei centri energetici nel corpo sono argomenti di interesse nel loro lavoro.

Renata Ughini

Laureata in lettere.
Sin da piccola ha avuto il dono di percepire fenomeni connessi al mondo dell’energia sottile. La voce interiore ispirata dagli Esseri di Luce l'ha guidata e tuttora la guida nel procedere.
Ha poi approfondito questa attitudine lavorando su di sé per molti anni, con tecniche di crescita personale e di sviluppo del potenziale umano, acquisiti attraverso studi, ricerche, seminari e trainings, supportata da vari facilitatori e maestri.
Tra i training di formazione conseguiti: Channelling training, Tantra training, Reiki (livello master), Oneness Diksha.
Altri corsi frequentati: E.F.T., Theta Healing, The Journey, Vipassana, Tecniche vibrazionali.
Ha praticato: hata Yoga, biodanza, bioenergetica, analisi transazionale, gestalt, core energetica, rebirthing, sciamanesimo, PNL, cristalloterapia, Reiki, costellazioni familiari.
La meditazione è da sempre la base del lavoro su di sé, praticata presso centri, gruppi e individualmente.
Tappe importanti nella crescita sono state: Hoffman Quadrinity Process, Decorazzamento sciamanico, i viaggi in India alla Oneness University, il Satori.
E' practitioner di Reconnective Healing® e The Reconnection®; quando ancora in Italia il lavoro di Eric Pearl era pressoché sconosciuto, Renata ne ha avuto per la prima volta notizia dalle proprie Guide, esseri di Luce che l’hanno indirizzata a ricevere la Riconnessione Personale e poi a recarsi ai seminari tenuti da Eric Pearl in Europa nella primavera 2008. Fu così in Italia una delle prime praticanti e divulgatrici dello straordinario lavoro di Eric Pearl, che subito la entusiasmò al punto che, all’uscita dell’edizione italiana del libro “TheReconnection: guarisci gli altri, guarisci te stesso”, tenne conferenze per condividere la propria esperienza e far conoscere la novità al maggior numero possibile di persone. Ha facilitato numerose sedute di Reconnective Healing e The Reconnection, registrando notevoli cambiamenti nei riceventi, alcuni dei quali si sono poi recati a loro volta ai seminari di Eric Pearl, ormai divenuto famoso anche in Italia.
Da diversi anni accompagna le persone nel loro cammino evolutivo, avvalendosi di svariati strumenti di volta in volta personalizzati in base alle esigenze individuali. Ciò le consente di esser testimone della nascita di un nuovo metodo: ChannelHealing.
Ad una naturale sensibilità e a un innato dono di ascoltare, unisce la passione per l’aiuto agli altri e la professionalità acquisita soprattutto attraverso un lungo e accurato lavoro su di sé, che continua costantemente e si approfondisce grazie alla pratica personale e alle relazioni umane e professionali.

Asimo Caliò Roberto

Asimo conduce gruppi intensivi ed esperienziali di consapevolezza, sull'infanzia, le relazioni e la meditazione. Collabora con Renata Ughini.
Offre sedute individuali tra cui: ribilanciamento energetico e pulizia dei blocchi dai meridiani con lo Shiatsu, individuazione e riconnessione con i Chakra, Hara e centratura, rimodellamento del corpo, indirizzo e sostegno su tematiche personali.
Ha sviluppato la sua personale metodologia in oltre 30 anni di lavoro su di sé.
Nel 1980 incontra Osho, il Maestro spirituale da cui riceve l'iniziazione alla Meditazione e alla cui presenza la ricerca assume direzione e intensità. Lavora con i più accreditati terapisti nel campo dello sviluppo del potenziale umano (Human Potential Development ), tra cui Dennis Yuson, Michael Barnett, Alan Lowen e altri.
Tale lavoro viene costantemente integrato con la pratica delle meditazioni attive sviluppate da Osho, la cui visione è che la terapia serve a preparare lo spazio interiore così che la Meditazione e l'Essere possano fiorire. Si coinvolge nella sua comunità dove gli insegnamenti diventano esperienza diretta nella vita di tutti i giorni.
Tra gli innumerevoli attestati di riconoscimento a conclusione dei trainings di formazione, da notare in particolare: Encounter Leader Training (contattare ed esprimere la Verità), Tantra (sessualità consapevole), Awareness Intensive training (Intensivi di consapevolezza secondo il metodo di Charles Berner), Superego ed Essenza secondo gli insegnamenti di A.H.Almaas.
Ha praticato estensivamente Bioenergetica, Aikido, Aikitaiso, Hatha Yoga, Trance Dance, Pittura Primal, Shiatsu. 
Il lavoro svolto da Asimo è stato di recente certificato dalla S.I.A.F. che gli ha conferito la qualifica professionale di Operatore Olistico Trainer.
Si è dedicato per anni alla sperimentazione della pittura a tempera e stucco, producendo quadri e decorazioni originali e di pregio, che riflettono la propria introspezione personale.