Mirrors
Ciao!
Come promesso nel precedente post, continuo nell’illustrazione della teoria dei sette specchi esseni.
Ti ribadisco l’opportunità, a mio avviso, di mantenere una certa apertura mentale, di far sedimentare le informazioni che riceverai ma nello stesso tempo di non credere a nulla se non lo sperimenti direttamente.
Ognuno è il proprio maestro.
Chi ti dice il contrario, ha ancora molto da lavorare su di sé 🙂

Il 2° specchio: lo specchio dei rapporti umani

Lo specchio dei rapporti umani è simile al primo specchio ma ha una sua particolarità.
Ti rimanda ciò che stai giudicando nel momento.
Ad esempio sei circondato da una persona la cui condotta ti provoca frustrazione o rabbia, se percepisci che quel modello comportamentale non è tuo in quel momento (1° specchio), allora con buona probabilità ti sta mostrando ciò che giudichi (2° specchio, appunto).
In questo caso stai giudicando ciò che ti frustra o che ti provoca rabbia.

Spesso il primo specchio rappresenta esattamente ciò che sta succedendo in te.
E se in una data circostanza non si tratta del primo specchio, prova con il secondo 😉
Se abbiamo la pazienza di comprendere cosa viviamo esternamente per capire cosa abbiamo dentro, le sorprese saranno infinite.
Prova.

“Se è vero che gli specchi funzionano, cosa mi stanno dicendo in questo momento? Quale aspetto di me stanno riflettendo queste persone che non sopporto?”

  • Analizza cosa rappresenta per te una persona, un rapporto.
  • Analizza molte possibilità, non limitarti alla prima risposta.
  • Anzi, per esperienza, la prima risposta non è mai quella giusta.
  • Siamo troppo pieni di maschere interiori.

Il 2° specchio ti mostra ciò che giudichi in un determinato momento.
Molto spesso abbiamo così intense cariche emotive su determinate convinzioni o idee che non siamo disposti a permettere che esiste qualcosa in contrasto con la nostra convinzione o idea.
Quando hai una carica emotiva su qualcosa, che cosa ti accade?
Che presto o tardi la incontrerai nella tua vita.

Il giudizio verso ciò che fanno gli altri non è sbagliato perché l’abbiamo imparato al catechismo.
Il giudizio è frutto della nostra ignoranza sugli altri o su noi stessi.

Raggiungere la propria pace interiore passa attraverso la comprensione di ogni parte di sé.
Soprattutto quelle che noi superficialmente giudichiamo più negative.
Spesso, però, confondiamo il non giudicare con l’approvare.
Invece posso non approvare un comportamento senza necessariamente giudicarlo.

Quando ho riconosciuto il modello del giudizio nella mia vita, e mi sono reso conto che ciascuna di quelle persone che giudicavo era un maestro nel rispecchiarmi le cose che giudicavo in me stesso, ogni altro rapporto che esisteva in virtù del giudizio critico, è iniziato a scomparire dalla mia vita.
Se vivi un certo modello in un area della tua vita, esso sbuca anche altrove e una volta che viene guarito ed appianato, anche in una sola aerea, guarisce dappertutto.

La nostra natura è oleografica e la luce della nostra consapevolezza illumina diversi piani contemporaneamente.
Il secondo specchio del giudizio critico, ti mostra quali sono le tue più grosse cariche emotive.

Prova, abbi fede del tuo diretto discernimento 😉

Ti invito a passare in rassegna la tua vita, e soprattutto le persone che ti sono più care, perché sono quelle da cui hai più da imparare su te stesso.

Osservali ed osservati, eppoi chiediti: “Mi stanno mostrando me stesso nel momento presente?” Se la risposta onesta è “No” allora domandati: “Mi stanno mostrando ciò che io giudico nel momento?”
La risposta, non la prima mi raccomando, potrebbe lasciarti senza parole.
Immagine: Mirrors di shareski, su Flickr

Armando Corsini, avvocato napoletano, appassionato dello sviluppo del potenziale umano e studioso della coscienza, pratica da anni molteplici metodologie psicologiche ed energetiche.

Da cinque anni fa il life coach, specializzato nelle tematiche della realizzazione professionale e della conoscenza del proprio scopo nella vita. L’obiettivo principale della sua professione di coach consiste nel sostenere i suoi clienti nel trovare la propria Identità e la propria “missione” vivendo in equilibrio emotivo e con consapevolezza spirituale.

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