Ho appreso un metodo semplicissimo ma potente utile alla risoluzione di molti problemi quotidiani.
Si chiama ricapitolazione ed ha origini sciamane.
Nella nostra vita si manifesta un problema che ci blocca, ad esempio una relazione difficile con un familiare.
Ci fermiamo un istante e chiediamo all’Universo di mostrarci una o più scene della nostra vita, possono essere anche numerose, utili a risolvere quel determinato problema.
Con gli occhi chiusi consento che la prima scena si manifesti davanti a noi al massimo ad una distanza di un metro circa.
Inizio ad inspirare voltando il capo verso sinistra e ad espirare voltando la testa verso destra.
Nel respirare sento ogni emozione che la scena che vedo provoca in me, ispirando mi riapproprio dell’energia vitale lasciata mentre provavo quelle emozioni, ed espirando permetto di lasciar andare tutto il resto.
Quando sento che l’energia prima presente nella scena e nelle emozioni è finita, mentalmente attraverso il respiro volatilizzo le immagini della scena fino a farle scomparire completamente.
Concludo l’esercizio chiudendo la scena spostando la testa da sinistra a destra per tre volte senza respirare.
E così per tutte le scene che mi appaiono davanti agli occhi.
La ricapitolazione consiste, quindi, nel ricapitolare delle scene chiave della propria vita e per ripulire il nostro passato permettendo di vivere l’adesso completamente puri di cuore.
Molte persone pensano di migliorare imparando sempre più cose, più metodi, acquisendo sempre più informazioni, leggere libri, fare corsi, seguire il guru del momento.
Siamo così pieni di idee, forme pensiero ed accumuli di “spazzatura” mentale ed energetica che il primo passo da compiere è quello di liberarsi da tutto ciò di cui la nostra mente, soprattutto il subconscio, è pieno.
La mente umana contemporanea è sovraffollata: in essa c’è tutto ed il contrario di tutto.
L’Occidente prima ed oggi anche l’Oriente hanno posto le basi del proprio sviluppo sulla mente umana.
Il razionalismo è entrato in ogni ambito e contesto sociale ed interiore.
L’uomo viene valutato in base alla propria intelligenza.
E la mente umana ha completamente offuscato il cuore.
Il velo di Maya da squarciare è proprio questa “materia grigia” che, come diceva Giordano Bruno, nasconde gli infiniti mondi.
Il 2012 è l’inizio di questa epifania, la manifestazione di tutto ciò che è e che la mente umana non riesce a vedere.
“l’essenziale è invisibile agli occhi”, e alla mente.
Il sentire col cuore sostituirà via via il vedere superficiale.
Ed il sentire non è un talento innato ma una capacità che si sviluppa con la pratica.
Siamo tutti esseri senzienti, qualcuno ha dimenticato totalmente la propria parte divina, qualcun altro, anima più antica, ne è un pochino più consapevole.
Il sentire col cuore è l’abilità di ascoltare la propria divinità interiore, è l’abilità tipica di chi ha risvegliato il proprio maestro interiore.