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Motivazione

Con motivazione intendiamo l’insieme dei motivi che inducono un individuo a una determinata azione.

Per dirlo in modo più semplice, la motivazione è ciò che ci spinge ad alzarci dal letto alla mattina, ad andare al lavoro, a studiare per l’interrogazione e ad allenarsi in vista della partita.

Ogni nostra azione ha uno scopo, e la cosa che collega azione e scopo si definisce motivazione, la prima forza motrice dell’essere umano.

Non deve stupire, quindi, che attorno all’argomento della motivazione sia sorto nel corso degli anni un notevole interesse, sia accademico che non.

Una volta stabilito che ad una maggiore motivazione corrispondono una maggiore sicurezza e velocità nel raggiungimento degli obiettivi, è ovvio che l’argomento possa interessare tutti, dallo studente che non riesce più a stare sui libri all’artista in crisi creativa.

Ma l’ambito in cui quello della motivazione è diventato un vero e proprio leitmotiv è quello lavorativo. Uffici, fabbriche, negozi: di motivazione si sente parlare ormai in ogni genere di attività professionale.

È infatti proprio la motivazione, nella lunga distanza, a distinguere un lavoratore efficiente da un lavoratore mediocre e indesiderabile. La motivazione consente ad una persona di svegliarsi felice per l’inizio di un giorno lavorativo, di sentire meno la stanchezza e di puntare sempre al raggiungimento di nuovi traguardi.

Come saprà chiunque sia nel mondo del lavoro da almeno dieci anni, fino a qualche tempo fa si riteneva (spesso erroneamente) che affinché un lavoratore si impegnasse sempre al massimo delle sue possibilità fossero sufficienti la promessa di premi (gratifiche, promozione, eccetera) o la minaccia di punizioni (dalla proverbiale “lavata di capo” al licenziamento).

In quest’ottica, la motivazione si dava attraverso strumenti come stipendio e carriera, ossia ricorrendo ad elargizioni materiali e aumento del prestigio all’interno dell’azienda.

Oggi tuttavia è sempre più evidente che questi sistemi non bastano al moderno imprenditore per avere dei dipendenti motivati, né di conseguenza a garantirne la continuità e la qualità del lavoro.

Anzitutto, perché la motivazione è un fattore del tutto soggettivo: alcune persone possono essere attratte dalla prospettiva economica, altre dal bisogno di riconoscimento sociale del proprio lavoro, altre ancora dalla possibilità di esprimere liberamente la propria creatività.

Un dirigente capace dovrebbe saper identificare la motivazione necessaria ad ognuno, così da poterne sfruttare a pieno le risorse.

Come si può, allora, aumentare la motivazione di chi lavora con noi?

Ancora più importante: come possiamo intervenire sulla nostra motivazione, così da poter raggiungere i nostri obiettivi, smettere di procrastinare e crearci la vita che vogliamo?

Tecniche per aumentare la motivazione, soprattutto in tempi recenti, ce ne sono a iosa: motivazione tramite PNL, motivazione tramite ipnosi, esperti, prontuari, metodi, e chi più ne ha più ne metta.

 

Come per tutto il resto, occorre un sistema per separare il grano dalla pula, per capire di chi possiamo fidarci e chi invece è bene tenere a distanza, così da non avere brutte sorprese.

Proprio a questo mira questa sezione di Ecletticamente.com, in cui ebook, materiali digitali e teorie vengono provati, analizzati e recensiti dai nostri autori.