Sentirsi avvolti da un’energia che sentiamo penetrare lo strato della nostra epidermide è una sensazione piuttosto frequente. Anche se non sappiamo darci una risposta.
Ti è mai capitato ciò, dopo aver soffermato lo sguardo su di un disegno o forma “casualmente”che incroci durante la tua giornata?
In effetti, siamo circondati da repliche di immagini che fanno risalire alla mente riferimenti inconsapevoli che tendono addirittura a cullarci nell’oceano del nostro più profondo inconscio.
Immagini i cui colori vogliono “parlarti” di te, dei tuoi dolori, dei tuoi punti di forza: nulla accade per caso.
È sempre l’universo che vuole informarti delle sfumature della tua anima che, evidentemente, necessita di “guarigione”.
Persino disegnare in prima persona questi “astrattismi” può donare al suo autore il potere magico di scandagliare e risanare la sua situazione psichica.
Attraverso la forma ed i colori che egli userà nella sua “opera”, questa lavorerà a sua volta sui rilievi della sua mente, del suo corpo e del suo spirito.
Voglio avere la possibilità di aprirti alla conoscenza di quest’arte divina :la geometria sacra.
Personalmente ebbi contatto, nel modo più ignaro, con questa disciplina stupefacente e fantastica durante gli studi di scuola media inferiore: quando la mia insegnante di educazione artistica, nel valutare i miei disegni decretò che in me ci fosse un talento speciale, che comunicava allo spirito di chi lo osservasse.
Inconsciamente io disegnavo ciò che nella geometria sacra viene chiamato: Mandala.
La mia scoperta è accaduta pochissimo tempo fa evidentemente a seguito di una serie di domande che mi ponevo a proposito di quella distinzione di cui mi insigniva la mia docente.
E come vedi, mio caro lettore, anche in questo l’universo ha esaudito la mia curiosità fornendomi non solo la risposta specifica ma sottolineando il giusto cammino intrapreso nella mia vita dal momento che mi occupo di crescita spirituale e personale.
Per definire l’importanza del simbolo del Mandala, anche l’autorevole C. G. Jung ha espresso la sua.
Egli riteneva che non fosse solo espressione interiore ma che avesse anche effetto sul mondo interiore.
La scelta dei colori poi è un vero e proprio mistero, pur avvenendo con gli occhi chiusi.
Ogni colore dell’arcobaleno a disposizione dell’autore, porta con sé una parte della nostra essenza che, così esposta, tenderà a reintegrarsi e ad unirsi a “qualcosa” di più grande, donandole pace interiore.
Ogni colore, infatti, è depositario di una luce che ci ammanta e ci trasferisce tutta la sua energia. Così come la forma sulla quale viene steso.
È per te naturale pensare che il giallo trasferisca tutto l’oro del sole!
Oppure che il rosso riesca a comunicare il senso pratico della vita, la tangibilità, spronandoci così all’azione.
A tal proposito, addirittura, i Maya aspiravano con la bocca aperta la sua energia che dà la vita.
I nostri predecessori, nella scala temporale dei secoli e dei millenni, realizzavano vere e proprie meditazioni attraverso l’osservazione dei
Mandala con lo scopo di “educare” l’essere umano, che è in ognuno di noi, a saper guardare oltre. Ad aprire quell’occhio centrale ( o ghiandola pineale) che rafforza il nostro intuito.
Tutto questo è evidente proprio nell’architettura delle cattedrali per inneggiare l’unione dello spirito del divino sulla terra!
Cattedrali che ostentano rosoni che fungono da “porte” attraverso cui viene filtrata tutta la luce vestita dei colori maestosamente presenti.
Il Mandala, che sia circolare, quadrato o triangolare ti da la possibilità di esplorare, attraverso i suoi ingredienti, la tua anima.
Il quadrato, se la nostra scelta cadesse su di esso, denoterà il nostro impulso a indirizzarci verso una ricerca di ordine nella nostra vita, di successo.
Quando ci troviamo totalmente immersi nello smarrimento, il cerchio ci spingerà a “costruire”in tutti gli aspetti della nostra vita. E questa scelta compare in persone già molto estroverse e solari oltre che socievoli.
Il triangolo, come il cerchio, denota il bisogno del divino e il suo simbolo rappresenta l’equo, la direzione da seguire e a cui prestare la nostra attenzione.
È semplicemente sbalorditivo constatare che la nostra Anima “escogita” per emergere, piani che attengono alla scienza, come la geometria: o dovremmo dire che è la scienza ad essere un’esemplificata espressione del divino?
Il corpo nasce nutrendosi dello spirito, come un punto senza inizio né fine, cresce e si sviluppa ,assume certe misure e forme ,più lunghe, più corte, larghe o strette e, alla fine, il corpo è una maglia che fa caldo d’estate e freddo d’inverno, a cui l’onda spirituale regala sempre mille esperienze diverse e particolari!
Sarà soprattutto attraverso il tangibile corporale e cerebrale che lo spirito, come socio di entrambi, ci farà sentire partecipi di una geometria che, da quel punto, tutto sa e tutto può comprendereRumi. Grande santo sufi e poeta mistico