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Urban life coaching 14: Il buon esempio

buon esempio

Baby Fingers
E’ Domenica sera e Vittoria, rientrando nella propria casa, vide Lidia seduta sul letto con il suo bambino Tommy mentre leggevano insieme un libro.

Vittoria aveva chiesto a Lidia di accudire il piccoletto nel week end e Lidia aveva accettato volentieri di fare da baby sitter anche per arrotondare un po’ il suo menage. Il piccolo Tommy sembrava beneficiare della sensazione di calore e sicurezza che  sprigionava da quella  situazione.

“Si dice che i bambini sono pappagallini” dice Vittoria sorridendo a Lidia.

“E’ vero!” risponde Lidia .

“I bambini raccolgono i messaggi degli adulti, in primo luogo dalla famiglia,  e imparano come parlare. Se i genitori brontolano, con buona probabilità anche i loro figli faranno uguale. La cosa triste è che se si insiste in queste abitudini al bimbo si darà un rinforzo solo negativo. Se si leggono le storie ai bimbi si offrono molti stimoli immaginati e presto diventeranno lettori migliori.  Non sai quanto è importante quello che i bambini vivono” continua Lidia nel suo assolo appassionato e convinto.

“A tale proposito mi viene in mente il bellissimo poema di Dorothi Law Nolte”.

I bambini imparano quello che vivono di Dorothi Law Nolte .

Se i bambini vivono con le critiche,
imparano a condannare.

Se i bambini vivono con l’ostilità,
imparano a combattere.

Se i bambini vivono con la paura, 
imparano ad essere apprensivi.

Se i bambini vivono con la pietà, 
imparano a commiserarsi.

Se i bambini vivono con il ridicolo, 
imparano ad essere timidi.

Se i bambini vivono con la gelosia, 
imparano cosa sia l’invidia.

Se i bambini vivono con la vergogna, 
imparano a sentirsi colpevoli.

Se i bambini vivono con la tolleranza, 
imparano ad essere pazienti.

Se i bambini vivono con l’incoraggiamento, 
imparano ad essere sicuri di sè.

Se i bambini vivono con la lode, 
imparano ad apprezzare.

Se i bambini vivono con l’approvazione, 
imparano a piacersi.

Se i bambini vivono con l’accettazione, 
imparano a trovare amore nel mondo.

Se i bambini vivono con il riconoscimento, 
imparano ad avere un obiettivo.

Se i bambini vivono con la partecipazione, 
imparano ad essere generosi.

Se i bambini vivono con l’onestà e la lealtà, 
imparano cosa sia verità e giustizia.

Se i bambini vivono con la sicurezza, 
imparano ad avere fede in se stessi
e in coloro che li circondano.

Se i bambini vivono con l’amichevolezza, 
imparano che il mondo è un posto
bello in cui vivere.

Se i bambini vivono con la serenità, 
imparano ad avere tranquillità di spirito.

Con cosa vivono i vostri figli?

Era il 1954 quando Dorothy L. Nolte scrisse la poesia “I bambini imparano quello che vivono” nella sua cucina. Questa poesia fu tradotta successivamente in più di 35 lingue. Nel 1972 Nolte scopre che una ditta che  produceva di prodotti  destinati alla nutrizione dei bambini stava distribuendo milioni di copie per i nuovi genitori gratuitamente. Nolte, prima di ottenere i diritti d’autore, ha  voluto continuare a consentire alla società l’uso gratuito. La poesia inizia con la parola “se” fino a  che il bambino diventa  destinatario di atteggiamenti positivi. “Se i bambini vivono con le critiche, imparano a condannare … Se i bambini vivono con la tolleranza, imparano ad essere pazienti.”  Nolte si era addestrata come consulente familiare diventando  presto un’istruttrice  di nascita del bambino e promuovendo una  tecnica di riduzione dello stress conosciuto come Rolfing. Nel 1998 scrisse il  suo primo libro “Children Learn What They Live”, con 19 capitoli quante le righe della poesia.

“Sei contento di andare all’asilo domani Tommy?  Sei felice se ti accompagna Lidia?” dice Vittoria rimboccando le coperte al suo bambino e facendo segno a Lidia che il suo compito di accudire Tommy era appena terminato.

“As a Coach thinketh” Esiste un punto, ed uno soltanto, in cui il cerchio della passione, di ciò che si vuole approfondire con piacere, interseca quello della competenza, e quindi della conoscenza e delle esperienze. In questo piccolo universo tutto diventa possibile: ognuno può trovare la propria missione e ispirare gli altri a trovare la loro. Mi chiamo Fiorenzo Minnelli. Tra le mie esperienze professionali quella di "Team Coaching" con i 7 Hills Gospel Choir (www.7hillsgospel.it) ai quali sono profondamente grato. I miei obiettivi sono quelli di promuovere la cultura del coaching in linea con la mission di "ecletticamente.com", di motivare e potenziare la conoscenza di Voi stessi, delle Vostre risorse ed aree migliorabili a partire dalla consapevolezza del momento presente, purché abbiate la volontà di crescere e migliorare. “Come un Coach pensa nel suo cuore, così egli è” Per info e contatti scrivetemi alla seguente mail: [email protected]