Prima o poi, tutti dobbiamo fare i conti con l’attimo in cui sentiamo il rumore del nostro silenzio interiore.
Il momento in cui tutto sembra fermarsi e sembra attenda ordini superiori che “travesta” quella sensazione spaventosamente di vuoto! Ordini che partono da quella sede che, pare, abbia il potere di ubriacarci di pensieri, costruiti (magari ad hoc) per evitare di ritrovarsi a guardare dritto negli occhi il nostro dolore, la nostra paura, i nostri disappunti, il nostro dialogo negativo interiore.
Distogliendoci, così, dalla sola àncora di salvezza che è proprio l’arrendersi!
Questa, mio caro lettore, si chiama Consapevolezza.
Potrei definirla il faro illuminante nelle tenebre delle nostre bugie, abili mentitrici del nostro cuore; potrei indicartela come “colei” che ti mette al muro al fine di costringerti ad osservare la realtà che ti affligge e che ti ostini ad ignorare, tuffandoti in quella o in quell’altra attività! Dando il braccetto alla tanto amata…… ”distrazione”!
È solo allora che, ormai arreso, potrai lasciarti attraversare da quella trafizione che, evidentemente, ti costringerà a fermare la tua mente nel “qui ed ora”.
La tua mente che, finalmente, sarà estromessa dal ruolo di “conduttrice” arbitraria dei tuoi pensieri, controllando, quindi, la tua esistenza.
Si, perché se permettiamo a quest’ultima di banchettare a nostre spese, ne usciremo con le ossa rotte.
FERMARLA! Ecco l’imperativo.
Concediamoci il lusso di monitorare i nostri pensieri, ma senza opporci, senza giudicarli, senza analizzarli.
Sarebbe, semplicemente, controproducente dato che passeremmo, così, nuovamente la palla alla nostra “nemica”.
Osserviamoli, come se fossimo esterni a noi stessi: noi che guardiamo noi stessi mentre pensiamo!
Ti sembra impossibile, quanto assurdo?
Bada bene che non ti parlo di mera passività, di rassegnazione: bensì, ricordalo, di “accettazione” di ciò che non può più essere cambiato perché è!
Solo il tuo atteggiamento farà la sostanziale differenza e ti allineerà su una nuova frequenza.
Decisamente non sarà un’attività da poco conto, da praticare con “naturalezza”; ma, piuttosto, con grande presenza di sé!
Ci vuol coraggio per farsi attraversare dal dolore.
E, mentre ti flagella, poiché tu sei lì inerme, non sa che, invece, gli hai teso la peggiore delle trappole che divorerà il suo fuoco: la tua Consapevolezza! Il tuo essere nell’attimo presente!
“Ciò a cui opponi resistenza, persiste” (Carl G. Jung)
Tutto (credimi, tutto quanto) viene dato in pasto ad una trasmutazione, che ha come effetto finale una pace interiore inenarrabile.
Tu che, finalmente, apri il tuo Essere al tuo cuore.
Tu, liberato dalla condizione di ostaggio della tua mente che, come la più grande organizzazione mafiosa, preferiva ridurti alla più cupa ignoranza che quel “potere” è SOLO dentro di te!
Ma, ora, caro ed attento lettore, è ora di ri-alzarsi: so perfettamente che, quando si è impantanati in situazioni talvolta limite, non è così facile.
In effetti, non l’ho mai asserito: ma, se ci sono riuscita io, può farlo chiunque!
Hai accolto la sfida?
Facciamo una gara a chi più riesce a ritrovare se stesso?
Il prezzo per tutto questo, ti assicuro, vale più del risultato da raggiungere.
Ti accorgerai che questo tuo ardire altro non è che amore puro verso te stesso; lo stesso che poi, riverserai, come una riserva infinita, verso il prossimo: incondizionatamente.
Ed ecco il miracolo: cambiando e migliorando te stesso, “adeguerai” il tuo mondo circostante fatto di persone, eventi e cose che, magicamente, si sintonizzeranno sulle frequenze del tuo volere; conformi, perfettamente, al tuo “nuovo” atteggiamento mentale.
Perché tu, finalmente, non sarai più i tuoi pensieri.
Niente e nessuno potrà scalfire la tua pace e calma interiore.
Quello stato di grazia che, comunemente, chiamiamo Felicità, che corrisponde ad uno stato d’animo scelto.
A prescindere dagli eventi che, quindi, saranno neutralizzati dalla nostra Luce. E sai anche molto bene che attrarrai tutto ciò che corrisponde alle tue emozioni.
La scelta di essere felice ti premierà avvicinandoti le situazioni simili in cui sperimenterai quella magnifica, unica e prodigiosa condizione di “creatore del tuo destino”.
Passerai dalla stadio di “morte” alla ricostruzione sulle tue stesse ceneri!
Sarai un esempio per gli altri ai quali, vorrei tanto raccomandarti, potrai “passare” questi miei umili consigli.
Questa illuminazione, manifestata nel quotidiano, senza pretese ascetiche o di eremita, basterà a divenire un riferimento per chi, evidentemente, non ha ancora conosciuto il potere infinito dell’“attimo presente”.
Inizia tu, da ora!
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.” (Mahatma Gandhi)
Carmen D’Urso
Immagine: “albero tramonto di marettay Maurizio Mori, su Flickr”