Nella mia continua ricerca verso il miglioramento, mi trovo adesso a rileggere un libro cult per grafici e creativi: Creatività e pensiero laterale, di Edward de Bono, di cui ho avuto già modo di parlare qui: Coltivare il pensiero laterale
Nel suo libro, de Bono spiega quanto sia importante sviluppare il pensiero laterale, un’abilità complementare al pensiero verticale (pensiero logico).
Si utilizza il pensiero laterale (lateral thinking) al fine di:
- generare nuove idee,
- risolvere problemi,
- elaborare la scelta percettiva, (La scelta percettiva è il comportamento modellizante naturale della mente)
- riesaminare periodicamente ciò che si ha creato (Ovvero mettere in dubbio tutti gli assiomi),
- prevenire dalle divisioni nette e dalle polarizzazioni (evitare di riconoscere schemi e strutture di informazioni come modelli già esistenti).
In altre parole il pensiero laterale permette di raccogliere informazioni e farne il miglior uso.
De Bono ha da prima studiato come la mente elabora le informazioni,il risultato del suo lavoro è stato raccolto nel libro I meccanismi della mente, (The mechanism of the mind).
Secondo de Bono, la mente, come sistema di “trattamento delle informazioni” presenta certi limiti intrinseci ai vantaggi del sistema stesso. In altre parole non esistono i vantaggi senza gli svantaggi.
Il vantaggio principale della mente è la capacità di creare programmi/modelli.
Un insieme di istruzioni lunghe e articolate presentano diversi svantaggi: sono lente da comunicare, portano a errori di elaborazione nella fase di comunicazione e ricezione ecc. Tuttavia è possibile associare o identificare un’insieme di istruzioni con un nome, un codice o un identificativo in grado di richiamare alla mente tutte le istruzioni, e evitare di dover ripetere tutto il processo informativo. Esattamente come avviene con i programmi dei computers.
Ciò che ho appena accennato è il vantaggio e lo svantaggio del sistema mente.
Infatti, poiché la mente è un sistema modellizzante, tenderà a creare modelli di tutto ciò che elabora. Ciò che in PNL è definito come generalizzazione.
I modelli usati spesso tendono a divenire familiari. Ciò determina il primo punto vulnerabile dei modelli stessi.
Di seguito alcuni degli svantaggi dei modelli:
- I modelli tendono a stabilizzarsi sempre più rigidamente
- Diventa difficile cambiare modelli quando si sono stabilizzati
- L’informazione che è stata elaborata come parte di un modello, non può essere usata facilmente come parte di un modello completamente diverso
- Esiste una tendenza verso la “polarizzazione” vale a dire che qualsiasi cosa abbia una rassomiglianza con un modello standard verrà percepita come il modello standard stesso
- I modelli possono essere frammentati dando vita a altri modelli. Quando la frammentazione diventa un processo familiare, diventa complesso frammentare un modello con una forma o sistema diverso da quello tipico
- È facile switchare da un sistema a un altro anziché avere una conversione senza scosse
- I modelli creati tendono a diventare sempre più ampi
- La mente è un sistema creatore e utilizzatore di clichè