Quante volte un po’ tutti sentiamo dal profondo del cuore di volere qualcosa e contemporaneamente siamo neutralizzati da una voce che ci suggerisce di lasciar stare?
Sono sicura, mio caro lettore, che anche tu abbia attraversato almeno un momento simile nella tua vita.
Chiameremo “quella” voce semplicemente :contro intenzione o, come si dice in gergo, “inversione energetica”.
Se hai qualcosa da recriminare, dunque, prenditela con lei!
Sebbene sia facile intuire di cosa si tratti lo è meno gestire questa condizione emotiva quando è decisamente contraria ai nostri obiettivi.
Quanto più è forte, dunque, la tua resistenza a mettere in pratica ciò che vuoi, tanto più significativa è l’inversione del tuo sistema energetico.
Noi siamo fatti di energia: anche se sembrerà ti stia dicendo una grande sciocchezza sappi che nulla è “solido” come appare in realtà.
Un muro, un corpo, una tavola, una lastra di acciaio: un concentrato di energia che, pertanto, può essere modificata!
Nel caso del corpo umano, l’alterazione della stessa implica il sorgere di un sintomo psico-fisico che l’uomo moderno occidentale si è arreso a chiamare “malattia”.
Un sintomo emozionale è la conseguenza della percezione che tu hai della realtà e che, a lungo andare, può tradursi in un malessere fisico o psicologico, appunto, impedendo, così, alla tua energia di fluire liberamente!
Ed essa scorre attraverso una vera e propria rete capillare presente all’interno del nostro corpo.
Pensa che, la mappa di questo circuito fu tracciata fedelmente già circa 6000 anni fa da medici cinesi!
È stato qualche anno fa che Gary Craig di Stanford, esperto di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) incontrando il dt Callahan venne a conoscenza di alcuni metodi che si avvalevano di una risorsa conoscitiva detta E.F.T.
Cioè Emotional Freedom Techniques: tecnica di libertà emozionale.
Che cos’è l’EFT
Questa tecnica prevedeva una serie di picchettamenti sui punti meridiani del corpo o altrimenti chiamati “agopunti”.
Già, anziché essere “perforati” i punti meridiani venivano stimolati “bussando” leggermente con i polpastrelli.
Ti starai chiedendo(vedo già la tua fronte aggrottarsi!) se, nel giro di qualche minuto possa risollevarti, magari, da un peso emozionale di anni!
Indovina un po’?……SI!!!
Ecco una esplicativa sequenza: PENSIERO/percezione-EMOZIONE-MALESSERE .
Come sempre, i tuoi pensieri emettono una frequenza vibratoria alla quale, a sua volta, corrisponderà un’emozione (evidentemente mal tollerata), alla quale, segue, non solo un sintomo fisico ma la proiezione speculare di questo disagio, attraverso l’ambiente che ti circonda.
Ricordi “come dentro così fuori?” È sempre così…
Ma, allora cosa stai aspettando: RIMUOVI queste emozioni, è il caso di dire, in un batter d’occhio.
E quel che è più strabiliante, è che puoi applicare questa tecnica di psicologia energetica a qualunque, e dico qualunque, emozione!
Fobie, paure, sensi di colpa, depressione, frustrazione, scarsa autostima, senso di impotenza, mancanza di volontà e, perché no, anche “cancellare” un dolore sentimentale…Proprio tutto!
E i risultati? Assolutamente permanenti!
L’escamotage di cui si serve questo metodo consiste nel riconoscere il disagio che provi verso un evento che ti ha traumatizzato o che, al semplice pensarlo, porta turbamento.
Ed è così che l’ingorgo emozionale, ormai inadatto al tuo corpo, viene rimosso……per sempre; pur mantenendone il ricordo.
Ti faccio un esempio pratico, per quel che mi è concesso attraverso le sole parole senza grafico.
Quello che a me ha dato la prova del nove dell’infallibilità di questo metodo: rimuovere il mal di mare!
Un disagio, il mio, che mi ha letteralmente impedito, in tutta la mia vita, di godere di una gradevole passeggiata in barca. Nonostante tutti gli inviti (si, ma quando l’ho rimosso tutti quei “cavalieri” sono per incanto svaniti. Quindi non garantisco sull’esito post-guarigione!)
Veniamo ai picchettamenti, seriamente.
Inizia col recitare per tre volte la formula per riconoscere il problema:
Anche se ho il mal di mare, mi amo, mi accetto e mi perdono completamente e profondamente
mentre picchietti il punto detto “karate”posto sul lato della mano.
Si prosegue con leggeri “tamburrellamenti” sui punti meridiani: sulla testa, al lato dell’occhio, sotto l’occhio, sotto il naso, sul mento, clavicole, sotto il braccio, sotto il seno, e si finisce strofinando le mani sfiorando i lati delle dita. Infine solleva le braccia inspirando e rilasciandole espirando.
Le tue sensazioni?
Potresti sentire gli occhi umidi, emettere uno sbadiglio e sentire un brivido in tutto il corpo.
Niente paura: è il tuo sistema energetico che, finalmente, si sveglia.
Chiaramente, l’invito che ti faccio è quello di affinare ed approfondire l’utilizzo di questa utilissima tecnica affinché tu ne possa fare, veramente, tesoro.
Buona energia!