Oggi voglio partire da un evento molto tragico quando capita nella vita di una persona, il coma, per arrivare a comprendere come il risveglio da esso possa essere paragonato a tante risoluzioni che in molte persone ha portato a trasformare positivamente la propria vita in maniera eccezionale.
Innanzitutto dobbiamo specificare molto brevemente qualcosa sullo stato di coma.
Le tecniche mediche di rianimazione da ormai diversi anni permettono di mantenere nelle persone artificialmente la funzione cardiaca, adeguati valori di pressione arteriosa ed un ritmo respiratorio corretto, anche in situazioni nelle quali l’attività cerebrale che in condizioni normali li guida, viene a mancare: normalmente nell’arco di non più di dodici-quarantott’ore il silenzio del nostro cervello, viene sostituito da una situazione di ripresa graduale delle funzioni vegetative, tale da rendere possibile in un tempo variabile, “liberare” il paziente dalle macchine. Se tale ripresa non si verifica, ci troviamo davvero in una situazione di confine tra la vita e la morte. A parità di quadro clinico-elettroencefalografico ci possiamo trovare di fronte quindi sia a tipologie di coma reversibile, sia di coma irreversibile.
Se siamo nell’emisfero del reversibile può aprirsi la strada ad una serie di step che porteranno al risveglio completo del paziente, altrimenti si finisce in uno stato vegetativo persistente, che se persisterà per oltre 12 mesi, molto difficilmente porterà ad un risveglio successivo della persona interessata.
Questo in brevissimo il quadro generale, ma non è questa certo la sede per disquisizioni di carattere medico, sulla definizione precisa delle varie tipologie di coma e su come esse rispettino o meno dei limiti invalicabili, per quanto riguarda le possibilità di risveglio del paziente.
Non mancano però nel Mondo persone definite, almeno dal comune sentire, come risvegliate miracolosamente (vedi il caso recentissimo del calciatore Muamba che sembrava morto), magari a distanza di tanti anni.
Persone che raccontano di aver sognato o vissuto (anche se alcuni medici le riducono a semplici allucinazioni complesse) per alcune ore o giorni in Mondi Paralleli, di aver “assaggiato” il Paradiso, l’Aldilà. Individui che raccontano di aver ricevuto un messaggio da qualcuno o qualcosa in quei momenti, o semplicemente di aver imparato da quell’esperienza quanto è importante la vita, per buttare via il proprio tempo in azioni ed abitudine stupide.
Ognuno di questi casi di risveglio dal coma conserva però all’interno un denominatore comune: le possibilità fisiche e psicologiche immense che l’essere umano ha e di cui forse dovrebbe prendere coscienza senza aspettare prima di capitare in una situazione di coma.
Non mi stancherò mai di dire che la Fede e l’Ottimismo rappresentano senza dubbio in questo senso le due chiavi essenziali per trasformare da domani la nostra vita. Se “siamo in grado” di uscire da un coma, i problemi di cuore, finanziari, professionali, familiari, non sono niente al confronto. Per ognuno di questi esiste almeno una soluzione, o comunque una strada per andare avanti, senza dover soffrire in eterno.
Risvegliamo il nostro corpo e la nostra mente, e portiamoli a vivere una vita diversa, MIGLIORE, attraverso un’educazione fisica (avere cura del proprio corpo, fare un regolare esercizio fisico) e mentale (curare l’autostima, la comunicazione, la motivazione personale, la capacità di rilassamento, di apprendimento) appropriate, proprio come gli articoli presenti in questi sito cercano di stimolare.
Tutti possiamo riuscirci!!!
Immagine: Lapse di h.koppdelaney, su Flickr