Carissima Anna, spero di essere incappata in chi possa aiutarmi. Sono una donna di 46 anni, una professionista. Sono una violinista e insegno. Il mio lavoro è stabile. Sono separata da 9 anni e ho una figlia di 15 splendida. Dopo la separazione ho avuto una relazione di 3 anni che poi è finita forse perché non mi ero innamorata davvero. Ora da due anni sono incappata in una relazione assai coinvolgente ma conflittuale.
La persona in questione è vittima di una gelosia patologica, ho accettato qualunque offesa e forma di controllo da parte sua nella speranza che potesse cambiare, dato che mi piace molto e quando è sereno passiamo momenti bellissimi. È arrivato alle allucinazioni visive e acustiche e io ho reagito male inizialmente scacciandolo ma questo ha esasperato e alimentato di più la sua gelosia.
Vorrebbe un rapporto serio di convivenza ma io sono perplessa per i motivi su citati e perché avendo mia figlia con me non vorrei riservarle spettacoli spiacevoli e poco gratificanti e vorrei andarci molto cauta.
Lui però è abbastanza insofferente alla vita da single e da poco ha cominciato ad accettare il corteggiamento di una ragazza di 33 anni single che lo cerca pressantemente. L’ho pregato di essere chiaro con questa ragazza ma non ha voluto farlo in una maniera netta per cui lei continua a cercarlo e a coltivare speranze.
Mi sono allontanata ma sto molto male perché mi sento senza speranze e perché il mio orgoglio è feritissimo…ripeto ho sopportato cose inenarrabili da lui e ora lo vedo scappare da un’altra…
Vorrei recuperare almeno un po’ di serenità, autostima e pace anche per poter avere un confronto senza conflitti, urla, discussioni violente e capire se è il caso di provare ancora o finire tutto e ricominciare. Devo confessare che ho paura di rimanere sola dato che sono una donna non particolarmente socievole e molto sensibile e attenta alle cose belle come l’arte e la letteratura. Non amo la superficialità e l’ipocrisia, adoro discutere di cose serie e filosofeggiare molto ma mi piace anche la natura e la semplicità…non so se puoi aiutarmi innanzitutto ad essere più forte con questa persona e a ritrovare un po’ di dignità ma anche a sperare di poter incontrare l’uomo più adatto a me e che possa comprendermi e rispettarmi e di cui possa innamorarmi di nuovo…
grazie
Patrizia (il nome è stato cambiato per motivi di riservatezza)
Salve Patrizia
Ho letto con molto interesse la sua bella mail e l’aiuto molto volentieri. Il mio primo consiglio che mi sento di darle è che lei faccia chiarezza su quello che per lei significa vivere una relazione d’amore con un uomo.
Dal suo racconto si evince molto chiaramente che entrambi avete lo stesso grande bisogno di amare e di essere amati, ma non ve lo comunicate nel modo giusto.
Vede Patrizia l’amore è un sentimento facile facile e semplice semplice ma bisogna conoscere come viverlo e comunicarlo. La chiarezza, la verità e la giusta comunicazione sono strumenti indispensabili per godere appieno di questo sentimento, ma spesso purtroppo si fa confusione e ci si approccia all’altro portando nella relazione solo aspettative e richieste di soddisfazione di bisogni, che spesso non vengono nemmeno comunicati, sicuri che l’altro, per convinzione, dovrebbe capire da solo.
Mi chiede come fare per essere più forte per non perdere questo uomo, le suggerisco di trovare un momento tutto vostro dove comunicare a lui con il cuore in mano tutto quello che sente e tutto quello che prova quando sta con lui e quando pensa a lui.
Non mi stancherò mai di dire che chiarezza e verità sono sempre le chiavi magiche per aprire la porta del cuore e per vivere nella sua vera natura questo bellissimo sentimento.
Se volesse approfondire in privato questi concetti non esiti a chiamarmi sarò veramente felice di insegnarle come iniziare ad usare queste piccole bacchette magiche.
Anna De Angelis