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Conosci te stesso: datti tutta l’attenzione che hai sempre voluto!

attenzione sé stessi

Rapt Attention
Dopo aver deliberato che vogliamo il meglio per noi stessi, e che pertanto ci mettiamo al centro della nostra vita, incominciamo a occuparci di noi stessi, non più di ciò che gli altri ci condizionano a volere. Si tratta di un passaggio obbligato verso la conoscenza di noi stessi, verso il ritrovare noi stessi, la nostra consapevolezza.

La nostra attenzione, prima di intraprendere il percorso spirituale, è sparsa qua e là: quando siamo soliti muoverci a livello di superficie, a livello della mente condizionata, anche l’attenzione è condizionata da modelli socialmente diffusi, che abbiamo fatto nostri, non avendo consapevolezza di noi stessi. Non siamo padroni della nostra attenzione, ma lasciamo che essa sia attratta da fenomeni che nella maggioranza dei casi riguardano il mondo esteriore: le persone intorno a noi rivestono una certa importanza, in quanto siamo abituati a dare loro attenzione, e a cercare che loro ne diano a noi. Si è soliti dire “ha catturato la mia attenzione”: tale modo di dire tradisce una mancanza di consapevolezza.

Quando mettiamo deliberatamente noi stessi al centro della nostra vita, lasciando andare ciò che scopriamo non avere senso per noi, automaticamente ne consegue che diamo sempre meno attenzione agli altri: la nostra attenzione sta più con noi, ci diamo attenzione per scoprire cosa fa per noi, siamo più raccolti in noi stessi, nella nostra consapevolezza.

Forse qualcuno delle nostre cerchie ci dirà “Oh come sei cambiato/a!”, forse qualcuno disapproverà, indovinate perchè? Perchè state inevitabilmente dando l’attenzione meno fuori di voi, meno verso l’esterno, meno verso gli altri. State acquisendo più consapevolezza. Si rompono dei “contratti”: qualcuno era così contento della vostra tendenza inconscia a dar fuori la vostra attenzione, così poteva catturarne un po’……

Tutti vogliono attenzione, sono assetati di attenzione, chissà perchè? Perché ricevere attenzione dagli altri appaga il nostro ego, quella falsa identità dalla quale siamo dominati finchè non scopriamo chi siamo veramente, la nostra consapevolezza .

Ricercare attenzione fuori di sé è un retaggio dell’attitudine narcisistica infantile che non è stata appagata al momento giusto, quando eravamo piccoli. A quell’età, avevamo realmente bisogno di attenzioni, e il fatto di non averne ricevute abbastanza, o non nel modo giusto per noi, ci ha tenuti vincolati al bisogno infantile.

Chi vuol conoscere se stesso e si mette al centro della propria attenzione, comincerà a soddisfare realmente tale bisogno rimasto inappagato da molto tempo, e lo soddisferà nel modo migliore, nel modo giusto, perchè solo noi stessi sappiamo cosa va bene per noi, qual è il nostro bene, non può saperlo qualcun altro. Solo noi ne abbiamo consapevolezza.

Che cos’è l’attenzione?

Osserviamo la parola: è a-tensione, assenza di tensione! Abbiamo scoperto il trucco: dando attenzione a noi stessi, ci liberiamo di quelle tensioni che si creano quando la nostra attenzione non è presente, perché è dispersa fuori. Non a caso, il modo di dire “ti rubo un po’ d’attenzione” o “ti rubo due minuti d’attenzione” rivela proprio questa diffusa tendenza, e rivela pure che l’attenzione è naturalmente qualcosa di nostro, qualcosa che ci appartiene, e del cui valore è importante aver consapevolezza, al fine di non buttarla via, di non lasciare che venga catturata da fenomeni esterni senza la nostra approvazione.

 

L’attenzione è presenza focalizzata: non appartiene al livello della mente di superficie, in quanto con l’attenzione posso osservare i pensieri, posso discernerli, dunque l’attenzione non è uno dei pensieri, ma ne è fuori, appartiene alla consapevolezza.

Osserviamo l’attenzione e come funziona: notiamo che essa si esercita sempre nel presente! Non esiste un’attenzione al passato o al futuro. Infatti, anche quando, per esempio, penso a un fatto passato, la mia attenzione non può esser altro che su come io lo percepisco ora.

L’attenzione è la nostra migliore alleata nell’allenarci a stare presenti, a vivere nel presente: essa ci permette di “fermarci allo stop” di un fenomeno, di una cosa, di un momento. Il mantra dell’attenzione è “una cosa alla volta”. Ed è proprio questa l’attitudine giusta verso la conoscenza di sé, verso la consapevolezza: finchè ci muoviamo nel livello della mente di superficie, siamo impazienti e frettolosi, l’attenzione è dispersa, così facendo non possiamo venire a capo di niente di buono per noi. Occorre cambiare attitudine: “slow food”, l’attenzione è la medicina per la nostra consapevolezza.
Immagine: Rapt Attention di liquidnight, su Flickr

Asimo e Renata condividono la stessa passione e lo stesso interesse nel creare e condividere percorsi di crescita personale, che sono la sintesi e l'evoluzione del lavoro individuale svolto su se stessi per molti anni. Qualunque tematica o soggetto trattato nelle loro proposte, è primariamente il frutto della loro esperienza personale, che viene di volta in volta arricchita e resa attuale alle tendenze evolutive dei tempi e delle persone, che sono attratte dai loro corsi e dal lavoro individuale.
Renata e Asimo sono compagni nella vita e grazie a questa vicinanza hanno scoperto che espandere e condividere la ricchezza del lavoro arricchisce ed espande la vita di relazione.
È ancora oggi oggetto di meraviglia e gratitudine, notare come questo sodalizio sia fresco, pieno di potenziale ed in continua evoluzione. Il percorso di crescita individuale di Asimo e di Renata è sostenuto dalla reciproca presenza e dal supporto anche a livello professionale, in maniera naturale e spontanea.
Meditazione, presenza dell'essere, canalizzazioni, trattamenti energetici, autoguarigione, decondizionamento del bambino interiore, destino e manifestazione, guarire le relazioni, maschile e femminile, liberazione dalle memorie cellulari, consapevolezza e integrazione dei centri energetici nel corpo sono argomenti di interesse nel loro lavoro.

Renata Ughini

Laureata in lettere.
Sin da piccola ha avuto il dono di percepire fenomeni connessi al mondo dell’energia sottile. La voce interiore ispirata dagli Esseri di Luce l'ha guidata e tuttora la guida nel procedere.
Ha poi approfondito questa attitudine lavorando su di sé per molti anni, con tecniche di crescita personale e di sviluppo del potenziale umano, acquisiti attraverso studi, ricerche, seminari e trainings, supportata da vari facilitatori e maestri.
Tra i training di formazione conseguiti: Channelling training, Tantra training, Reiki (livello master), Oneness Diksha.
Altri corsi frequentati: E.F.T., Theta Healing, The Journey, Vipassana, Tecniche vibrazionali.
Ha praticato: hata Yoga, biodanza, bioenergetica, analisi transazionale, gestalt, core energetica, rebirthing, sciamanesimo, PNL, cristalloterapia, Reiki, costellazioni familiari.
La meditazione è da sempre la base del lavoro su di sé, praticata presso centri, gruppi e individualmente.
Tappe importanti nella crescita sono state: Hoffman Quadrinity Process, Decorazzamento sciamanico, i viaggi in India alla Oneness University, il Satori.
E' practitioner di Reconnective Healing® e The Reconnection®; quando ancora in Italia il lavoro di Eric Pearl era pressoché sconosciuto, Renata ne ha avuto per la prima volta notizia dalle proprie Guide, esseri di Luce che l’hanno indirizzata a ricevere la Riconnessione Personale e poi a recarsi ai seminari tenuti da Eric Pearl in Europa nella primavera 2008. Fu così in Italia una delle prime praticanti e divulgatrici dello straordinario lavoro di Eric Pearl, che subito la entusiasmò al punto che, all’uscita dell’edizione italiana del libro “TheReconnection: guarisci gli altri, guarisci te stesso”, tenne conferenze per condividere la propria esperienza e far conoscere la novità al maggior numero possibile di persone. Ha facilitato numerose sedute di Reconnective Healing e The Reconnection, registrando notevoli cambiamenti nei riceventi, alcuni dei quali si sono poi recati a loro volta ai seminari di Eric Pearl, ormai divenuto famoso anche in Italia.
Da diversi anni accompagna le persone nel loro cammino evolutivo, avvalendosi di svariati strumenti di volta in volta personalizzati in base alle esigenze individuali. Ciò le consente di esser testimone della nascita di un nuovo metodo: ChannelHealing.
Ad una naturale sensibilità e a un innato dono di ascoltare, unisce la passione per l’aiuto agli altri e la professionalità acquisita soprattutto attraverso un lungo e accurato lavoro su di sé, che continua costantemente e si approfondisce grazie alla pratica personale e alle relazioni umane e professionali.

Asimo Caliò Roberto

Asimo conduce gruppi intensivi ed esperienziali di consapevolezza, sull'infanzia, le relazioni e la meditazione. Collabora con Renata Ughini.
Offre sedute individuali tra cui: ribilanciamento energetico e pulizia dei blocchi dai meridiani con lo Shiatsu, individuazione e riconnessione con i Chakra, Hara e centratura, rimodellamento del corpo, indirizzo e sostegno su tematiche personali.
Ha sviluppato la sua personale metodologia in oltre 30 anni di lavoro su di sé.
Nel 1980 incontra Osho, il Maestro spirituale da cui riceve l'iniziazione alla Meditazione e alla cui presenza la ricerca assume direzione e intensità. Lavora con i più accreditati terapisti nel campo dello sviluppo del potenziale umano (Human Potential Development ), tra cui Dennis Yuson, Michael Barnett, Alan Lowen e altri.
Tale lavoro viene costantemente integrato con la pratica delle meditazioni attive sviluppate da Osho, la cui visione è che la terapia serve a preparare lo spazio interiore così che la Meditazione e l'Essere possano fiorire. Si coinvolge nella sua comunità dove gli insegnamenti diventano esperienza diretta nella vita di tutti i giorni.
Tra gli innumerevoli attestati di riconoscimento a conclusione dei trainings di formazione, da notare in particolare: Encounter Leader Training (contattare ed esprimere la Verità), Tantra (sessualità consapevole), Awareness Intensive training (Intensivi di consapevolezza secondo il metodo di Charles Berner), Superego ed Essenza secondo gli insegnamenti di A.H.Almaas.
Ha praticato estensivamente Bioenergetica, Aikido, Aikitaiso, Hatha Yoga, Trance Dance, Pittura Primal, Shiatsu. 
Il lavoro svolto da Asimo è stato di recente certificato dalla S.I.A.F. che gli ha conferito la qualifica professionale di Operatore Olistico Trainer.
Si è dedicato per anni alla sperimentazione della pittura a tempera e stucco, producendo quadri e decorazioni originali e di pregio, che riflettono la propria introspezione personale.