I piedi femminili da sempre esprimono, nell’immaginario maschile, fascino e sensualità. Questa particolarità, talvolta di tipo feticistico, si realizza soprattutto in ambito sessuale, dove le estremità rappresentano il potere che la donna è in grado di manifestare nei confronti dell’uomo.
Dall’aspetto puramente erotico si può poi passare a quello vagamente misterioso, in quanto c’è chi sostiene di essere in grado di scoprire la personalità di un individuo mediante la lettura della pianta dei piedi, anziché del palmo della mano. La forma e la posizione delle dita sembrano infatti in grado di svelare gli aspetti più nascosti del temperamento di una persona.
Tutto ciò diventa poi ancora più intrigante quando questi vengono messi in relazione con il funzionamento cerebrale. Infatti, se attraverso il piede destro, collegato alla parte sinistra del cervello, si scoprono dettagli relativi alla concretezza e razionalità della persona, tramite quello sinistro, collegato all’emisfero destro, emergono gli aspetti più profondi quali la creatività, la sensibilità e la sensitività.
Forse proprio per questi motivi la moda, con le sue trovate sempre più originali, continua ancora oggi a porre una particolare attenzione alla valorizzazione dei piedi, per esempio attraverso l’invito ad indossare anelli sulle dita e catenine sulle caviglie, ma soprattutto continuando a proporre quegli elegantissimi sandali gioiello che donano a chi li indossa un tocco di accattivante preziosità.
Non a caso i sandali hanno rappresentato il primo tipo di calzatura della storia del mondo, soprattutto quelli “alla schiava”, risalenti a più di 3500 anni fa, e continuano ancora oggi a fare tendenza con i loro stravaganti ed eleganti intrecci.
Ma se col passare del tempo l’essere umano si è reso conto che la calzatura “chiusa” poteva tutto sommato risultare più pratica di quella “aperta”, dagli anni Venti del secolo scorso i sandali sono titornati alla ribalta, in quanto strumento ottimale per esaltare la femminilità e sedurre con il corpo, magari con l’aiuto di uno smalto dai colori sgargianti!
Tuttavia, il risultato migliore è stato conseguito quando ai sandali è stato aggiunto un bel paio di tacchi alti, i quali hanno donato a quelli prettamente tradizionali un tocco di provocante aggressività, permettendo così alla donna di sfoderare tutto il suo fascino dominatore sugli uomini. Invero, già dal XVII secolo, le donne usavano indossare calzature dotate di tacchi altissimi. Questi, talvolta superiori ai 15 centimetri, obbligavano le poverine a doversi sorreggere con l’aiuto di bastoni!
Il passo successivo è stato poi quello della trasformazione dei tacchi tradizionali in “tacchi a spillo”, che grazie alla conquista, da parte della donna, della consapevolezza del proprio potere seduttivo, hanno interessato anche le innocentissime “ciabattine da camera”, le quali sono state immediatamente dotate di tacco alto e svolazzanti piumette di vari colori.
Quando poi, col tempo, la donna ha voluto rivendicare la propria uguaglianza nei confronti dell’uomo, i piedi si sono coperti e gli eleganti ma scomodi tacchi hanno lasciato il posto agli stivali, non trascurando però mai quel tocco di femminilità che continua tuttora a contraddistinguere questo particolare tipo di calzatura.
Dai classici stivali da cavallerizza, ancora oggi molto apprezzati da tante donne, grazie alla loro indiscussa praticità, si è infine passati agli stivaloni a mezza coscia, di nuovo dotati di tacchi a spillo, proprio come quelli indossati da Julia Roberts nel film “Pretty Woman”.
Tuttavia, se parliamo di seduzione femminile, il sandalo continua ad avere la meglio! E non solo d’estate! Anche in inverno, nelle occasioni particolari, esso rappresenta un validissimo aiuto ed un ottimo alleato per tutte quelle donne che non vogliono assolutamente rinunciare al loro fascino e alla loro eleganza!
Daniela Massari
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