Una delle cose che danneggia la vita di una famiglia, almeno al giorno d’oggi, è soprattutto lo stress. La vita frenetica, gli impegni molteplici, la vita in una grande città con i problemi di spostamento, di traffico e di orari da rispettare, l’incertezza per il futuro e tanto, tanto altro. Questo succede anche ai single o alle persone che vivono da sole, ma in presenza di una coppia – e aggiungendo anche uno o più figli – la situazione molte volte peggiora.
Di solito, tra i due genitori, le più stressate sono sempre le mamme. Spesso sono loro che sopportano il peso della famiglia, e questo purtroppo accade non soltanto alle cosiddette “casalinghe”, ma anche alle mamme che hanno un lavoro fuori casa al quale si aggiunge quello della casalinga. Dopotutto non dimentichiamo che è anche quello un lavoro, e pure faticoso!
Quando i genitori si stressano, la “qualità” della vita in casa ne risente notevolmente e a farne le spese maggiori sono i bambini. Lo stress genera malattie, riduce la resistenza fisica, impedisce la concentrazione. Ecco quindi che i figli possono venir trascurati, perché mancano le forze per occuparsi di loro. Ci sono mamme che sono troppo stanche per preparare la cena in maniera decente; i poverini si devono accontentare di una tazza di latte oppure di qualche triste fetta di prosciutto come pasto serale. Troppo spesso i padri sono al lavoro fino a tardi oppure non sono capaci (comodo dire così, vero?) di cucinare al posto delle mogli e quindi la sera è un momento di tristezza e di stanchezza per tutti. Pian piano si tende a vedere la presenza dei figli come un “peso”, come l’effettiva causa della situazione di stress. In casa si urla più spesso e ci si vuole sempre meno bene, si trova sempre meno il tempo di ridere e divertirsi insieme.
A poco serve dire a se stessi che questa è una situazione temporanea, che – una volta cresciuti i figli – andrà meglio: non sarà così! Innanzitutto andranno persi anni di vita e condivisione dei momenti belli insieme ai figli.
Cosa ci farete con un figlio adulto che non siete stati capaci di amare e curare quando era piccolo? Ma soprattutto cosa se ne farà lui di voi?
Poi, la mancanza di gioia nella vita di tutti i giorni diventa un’abitudine. Se ci fate caso, la tendenza comune dell’umanità è lamentarsi. Quando si incontrano due persone per strada è molto difficile che ognuno parli all’altro dei suoi successi o dei traguardi che ha raggiunto, preferendo lamentarsi di quello che invece non va: “ah, signora mia, mio figlio mi fa impazzire” – “la capisco bene, il mio forse è peggio!” – “poi questo tempo, fa sempre troppo caldo o troppo freddo” – “verissimo, mi fanno male le ossa per questa umidità”, e così via sempre peggio. Se, in aggiunta a questa tendenza dell’uomo in generale, la situazione di infelicità familiare è vissuta con rassegnazione, come si farà un giorno a farne a meno e a diventare improvvisamente “felici” perché i figli sono cresciuti? Non prendiamoci in giro per favore…
Il consiglio che vorrei dare è quello di reagire, di combattere questa rassegnazione, cercando di rilassarvi in modi anche non convenzionali. Potete anche ricorrere a qualche aiuto esterno e a qualche piccolo trucco. Per esempio, lasciate i figli a dormire qualche sera dai nonni o dagli zii (basta una o due volte al mese) e usate questo tempo libero senza di loro per ricaricarvi e concedervi una serata divertente. Se i vostri figli sono abbastanza grandi (realisticamente, non dopo i 18 anni, quindi per non esagerare verso i 5-6 anni) e durante l’estate capitasse di poterli mandare a qualche campo estivo, anche di pochi giorni, approfittatene senza rimorsi! Pochi giorni di vera vacanza anche per voi faranno bene a tutti.
Prendetevi un’ora al giorno solo per voi e fate fare la stessa cosa a vostra moglie/marito. Non è necessario che lo facciate insieme, potete darvi il cambio in modo da non dover ricorrere alla baby sitter. In questo tempo potete curare i vostri hobbies e i vostri interessi. Forse un’ora potrà sembrare poca ma basta organizzarsi un pochino e scoprirete di poter fare miracoli…
Almeno una volta al mese fate qualcosa di divertente insieme a tutta la famiglia: una gita allo zoo, una passeggiata al mare, qualsiasi cosa. Imponetevi di gustare tutto con avidità e mettete un freno alla vostra capacità di lamentarvi o di preoccuparvi o di brontolare lasciando spazio solo alla senzazione di benessere. Saranno bei ricordi da conservare nel tempo e momenti di avvicinamento tra voi, il vostro partner e i vostri figli.
Se poi avete voglia di crescita personale e di imparare nuove cose, potete cimentarvi con una disciplina che ho trovato interessante: si chiama MBSR o meditazione di consapevolezza, basato sugli studi del dott. John Kabat-Zinn. Sul sito mindfulness-facile.it (ma ce ne sono anche altri) è possibile lasciare la vostra email ed avere in regalo un e-book (in inglese) che può aprirvi nuovi orizzonti e forse aiutarvi ad affrontare la vita con più energia ed entusiasmno nonostante i vostri pestiferissimi figli!
Buona lettura.
Francesco De Menna
Immagine: “stress head di ian boyd, su Flickr”