Oggi parliamo di un aspetto molto importante nell’ambito della crescita personale, ma che è troppo spesso sottovalutato.
Com’è nel mio stile, voglio dire innanzitutto cosa non rappresenta quest’articolo: non voglio fare un elogio dell’egoismo, o disincentivare l’altruismo o le forme di volontariato di qualunque tipo. Infatti, gli incassi delle mie opere, comprese quelle pubblicizzate su questo sito (l’e-book sulle tecniche di memoria e di lettura veloce), vengono in parte devoluti ad iniziative benefiche, alle quali mi piace fare pubblicità e partecipare in prima persona.
L’altruismo, la generosità non possono però portare all’annullamento totale di noi stessi, perché quando questo accade, la rabbia, l’insoddisfazione che s’insinuano nella nostra persona, annullerebbero qualunque forma di bene anche verso gli altri.
Impariamo a stare bene con noi stessi, a sentirci felici, fiduciosi e riconoscenti, a premiare la nostra individualità, i nostri sogni, ed a quel punto saremo in grado di diffondere questi sentimenti positivi anche negli altri, seppur essi si trovino in difficoltà. Se abbiamo già tanti, troppi problemi da risolvere personalmente, come pensiamo di riuscire ad aiutare gli altri? Finiremmo solamente per scaricare i nostri “casini” sul prossimo, senza riuscire ad aiutarlo, e viceversa.
Se non siamo in grado di aiutare noi stessi, se siamo paralizzati dai nostri problemi, fermiamoci a riflettere su quanto e soprattutto con che qualità possiamo offrire il nostro aiuto agli altri!
E poi (secondo aspetto, altrettanto drammatico): se dedichiamo tempo soltanto agli altri e mai a noi stessi, che aspettative pensiamo di avere per il nostro futuro?
Scrivo questo pezzo di getto, con un po’ di coinvolgimento personale, perché sto assistendo ad una situazione in cui una persona a me molto cara, che avrebbe ancora tutta la vita davanti, si sta auto-annientando, dedicando tutte le ore della sua vita (giorno e notte) ad un’altra persona. Gesto degno di stima, ma se questo porta ad abbandonare tutto, amicizie, aspettative ed ambizioni, tempo libero, fino quasi ad ammalarsi, cosa si è ottenuto? Che invece di star male in uno, ora stanno male in due! No, assolutamente no, questo è inaccettabile!
La vita è una sola, e va vissuta certo aiutando chi ne ha bisogno, ma senza che questo distrugga noi stessi, altrimenti è più il male che facciamo, rispetto al bene che doniamo.
A quante persone ho visto perdere amicizie, l’amore, per dedicare tutta la propria vita agli altri. Per chi lo fa con gioia, senza dover sopportare un peso insopportabile: ok, fantastico! Di Madre Teresa di Calcutta, che spesso nomino come esempio di perfezione, ne nasce una ogni cent’anni, chi non ha tale vocazione, invece, deve riuscire a rispettare la propria di vita!
Dedicare tempo e risorse agli altri costituisce l’azione più bella da realizzare in questo mondo: ma se, per fare questo, annulliamo completamente noi stessi, essa si trasforma nell’azione più sbagliata in assoluto!
Per approfondire questo tema ti consiglio anche di leggere questo articolo, per imparare a dire di no agli altri e dire di sì a sè stessi: