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Il significato di mindset, fixed minset e growth mindset

Mindset

Ciò che siamo e che possiamo ottenere non dipende esclusivamente dalle nostre abilità innate, ma è altrettanto importante il modo in cui approcciamo ai nostri obiettivi, ovvero cambiando il proprio mindset per raggiungere il successo.

Cerchiamo quindi, come prima cosa, di capire il significato della parola mindset e quale può essere la sua traduzione:

 

Significato di mindset e traduzione

Il termine Mindset, indica la forma mentis, ovvero il modo in cui pensiamo unito alle proprie convinzioni.

La psicologa Carol Darek utilizza per la prima volta questo termine, derivandolo dalla psicologia cognitiva, la quale si focalizza su come le persone processano le informazioni.

Infatti l’essere umano, di norma, ha una capacità limitata di assorbire e trattare le informazioni e pertanto i mindset aiutano a filtrare ciò che viene assorbito e, il modo in cui interpretarlo.

La psicologa Darek ci spiega come il mindset caratterizzato da una parte cognitiva e una d’azione, non risulta sempre stabile, ma può cambiare nel tempo come risultato di nuove osservazioni ed esperienze.

 

Le tipologie di mindset: fixed mindset e growth mindset

Vi è una distinzione fondamentale del termine mindset, che si basa sul tipo di approccio:

Fixed mindset

riguarda coloro che di fronte agli stimoli esterni reagiscono in modo passivo e statico, poiché partono già sconfitti, ritenendo l’insuccesso inevitabile, pertanto l’unica strada che percorrono risulta essere quella della rinuncia.

La pigrizia, la paura e l’orgoglio diventano quei fattori maggiormente rilevanti che determinano questa modalità di mindset statico.

Growth mindset

è una forma mentis che ha come caratteristica portante il desiderio di imparare. Ogni sfida è vista come una nuova occasione di apprendimento e pertanto si è orientati al miglioramento, alla crescita e allo sviluppo personale.

Anche l’errore è visto come una situazione che fa scoprire qualcosa di nuovo e le critiche intese come dei consigli preziosi. In tal modo risulta più semplice il percorso per impostare e raggiungere i propri obiettivi.

 

Conoscere sé stessi

Parlare del mindset, significa fare riferimento a tutti quei condizionamenti e credenze che la nostra mente assimila durante la vita.

Perciò nelle diverse circostanze che possono capitare, il mindset risulterà come quel nostro comportamento abituale fatto di azioni e reazioni.

Se per esempio una persona ha la convinzione di non saper parlare in pubblico, non farà altro che evitare situazioni del genere e ciò comporterà una generale insicurezza che se non viene affrontata, si radicherà sempre più a fondo, rendendoci rinunciatari e arrendevoli e allontandoci sempre di più da una mentalità growth mindset.

Per questo motivo è importante conoscere sé stessi e sapere quali sono i propri limiti, paure e difficoltà e riuscire già ad ammetterli rappresenta un importante passo verso una migliore affermazione di sé.

 

Mettere in pratica il mindset

Il modo migliore per fissare in maniera concreta dei concetti teorici e per iniziare a realizzare dei buoni propositi è tradurre le nostre intenzioni in attività reali e utili.

Mettere in pratica il mindset, vuol dire innanzitutto introdurre nella nostra mente dei concetti positivi che possono essere utili sia personalmente che professionalmente.

Il mindset deve quindi essere orientato verso i nostri obiettivi e poggiare su una base concettuale molto solida per poter poi passare alla pratica.

Nel momento in cui si agisce e vi è la messa in opera del mindset, può capitare di non riuscire sin da subito ad adottare la strategia corretta: infatti ad ogni attività e situazione corrispondono delle tattiche differenti e spesso bisogna effettuare degli aggiustamenti strada facendo.

Quindi, poiché non esiste un mindset definitivo e adatto ad ogni tipo di situazione, bisogna imparare a modellare le nostre strategie: infatti la forma mentis non è un punto di arrivo, ma un processo in continua evoluzione del modo in cui ci si approccia alle cose.

 

Il Growth Hacking

Il concetto di mindset viene spesso associato al Growth Hacking, ovvero quel genere di approccio che punta al miglioramento personale e alla crescita di un’azienda o delle proprie attività.

Infatti questo termine lo si usa spesso nel business e nel marketing: esso indica quell’attitudine alla continua indagine su sé stessi, sui propri processi mentali e nell’implementazione delle proprie capacità.

Rappresenta pertanto una tipologia di mindset orientato prevalentemente al successo; infatti si basa su dei fattori essenziali:

  • Utilizzo della creatività
  • Applicazione della flessibilità
  • Avere uno spirito critico
  • Essere curiosi

Con questo metodo si possono affrontare delle situazioni da prospettive diverse e non tradizionali, così da trovare soluzioni differenti ad eventuali problemi.

Raggiungere i propri obiettivi, rappresenta un processo evolutivo che non può essere arrestato.

Urban life coaching 23: Reframing

coaching reframing

A Rita piaceva davvero molto disegnare. Ogni pretesto era un’opportunità per elaborare in immagini e mostrare la realtà sotto una luce diversa, più bella  e carismatica, se vogliamo, attraverso lo strumento della matita.

Anche quella sera Rita aveva riversato il suo talento sulla tovaglia di carta che ricopriva il tavolo, nella Locanda dei Girasoli, in cui stavano cenando lei, Lidia, Luca e Riccardo.

“Se mettiamo una foto in una cornice diversa in qualche modo  il suo aspetto si modifica … conosci il significato di Reframing come una delle strategie utilizzate nel coaching?” dice Riccardo a Rita mentre osserva ammirato il suo disegno che ritraeva un tavolo a forma di girasole i cui petali avevano la forma dei commensali.

Reframing significa semplicemente dare l’opportunità ai Coachee di trovare il modo per cambiare il significato di un’esperienza giungendo così a conclusioni diverse e quindi a vivere e constatare nuove emozioni circa l’evento o l’esperienza stessa. Reframing non è far finta che tutto è fantastico e va bene, significa invece fornire tante opzioni per i Coachee di vedere i problemi da diversi punti di vista e trovare per essi le soluzioni più congeniali. Secondo Lisa Wake “il processo di reframing è in grado di cambiare il contesto in cui il comportamento viene adottato dando un significato alternativo ponendolo in un altro contesto, oppure cerca di trovare l’intenzione positiva nel comportamento nello stesso contesto”

Il reframing può essere quindi applicato sia cambiando il contesto (context reframe) sia cambiandone il contenuto o il significato (meaning o content reframe). Il context reframe pone la domanda “in quale altro contesto questo comportamento può essere utile?”, mentre il meaning o content reframe pone la domanda “che altro significato potrebbe avere questo comportamento?”

Un modo utile per aiutare i Coachee a fare reframing è quello di invitarli a  visualizzare le loro esperienze nelle vesti di un’altra persona, spesso descritte come esperienze in seconda posizione o addirittura terza posizione. Possiamo utilizzare il Reframing cognitivo per controllare e cambiare i pensieri inutili che sorgono quando diamo un significato, spesso con accezione negativa, agli eventi che la vita ci propone continuamente. Le tecniche di reframing consistono nel proporre di cambiare il nostro modo di vedere le cose e trovare altri modi di interpretare e affrontare situazioni e circostanze.

Molto interessante” dice Lidia a voce bassa.

“ Riccardo mi faresti per favore un esempio di come un coach possa applicare il metodo del reframing?” interviene Luca subito dopo Lidia.

“Come Coach, ad esempio, si potrebbe incoraggiare il Coachee a guardare le cose da una diversa prospettiva ponendo domande del tipo: Se tu fossi l’altra persona che cosa noteresti del tuo comportamento, dal tuo approccio, dal tuo  modo? Se tu fossi un osservatore che guarda l’evento o il dibattito in questione, cosa noteresti?” risponde subito Riccardo con tono professionale.

Un nuovo suono di campanello stava per segnare l’ingresso dell’ultima pietanza di quella cena: un dolce fatto  a mano dai ragazzi con la sindrome di Down che gestivano la Locanda.

Un nuovo disegno di Rita sulla tovaglia di carta si  stava materializzando per incorniciare magicamente  quel momento.

Urban life coaching 4: La Carta dei Tesori e la diapositiva a colori

carta tesori

Sogni in panoramica di Riccardo Guglielmin

La Carta dei Tesori e la diapositiva a colori

Molti hanno un sogno nel cassetto. Alcuni provano a realizzarlo senza  alcun risultato,

altri sono ancora alla ricerca delle tessere che lo compongono come fosse un maxi puzzle da costruire.

Lidia teneva il suo sogno accanto al  comodino vicino al letto e permetteva che quella immagine pura, che appariva su carta, evocasse  in  lei intuizioni e sensazioni di benessere.

Il suo sogno…“La Carta dei Tesori”, come Lidia amava definirlo, non era altro che una Tavola di Vision.

Un grande foglio bianco con una foto, incollata al centro, di una boutique francese che Lidia aveva circondato dai modelli di vestiti e cappelli di ogni genere che lei stessa aveva ideato. Un po’ ovunque, sul foglio che aveva la grandezza di un poster, Lidia scriveva frasi che esprimevano concetti di successo professionale, felicità e abbondanza e ogni sera lo ripiegava e lo custodiva gelosamente nel cassetto.

Come superare la  crisi e ripartire con successo

come superare la crisi

L’esistenza umana è costellata da una serie di prove più o meno dure, ma tu devi affrontare e superare tutte le sfide con impegno e positività. Questa che stiamo vivendo non è una crisi che durerà pochi mesi, quindi tanto vale darci una mossa! Al di là della situazione globale, devi scuoterti e AGIRE immediatamente, seguendo un piano d’azione ben preciso per uscire dal “tunnel depressivo”,  senza aspettare passivamente che, dall’esterno, si sblocchino le cose.

La vita umana, inutile nasconderlo, è una vita di crisi. È pur vero che chi vive una vita “virtuosa”, sperimenta anche molta gioia, ma non è tuttavia esente dalla sofferenza. Nella propria vita, dunque, ciascun individuo deve confrontarsi con crisi, tensioni e conflitti emotivi, ma attenzione: questi non sono di per sé negativi. Lo diventano solo nel momento in cui non si riesce a gestirli, si perde tempo a lamentarsi inutilmente, e, rimanendo irrisolti, producono nevrosi.
Se vengono invece affrontati con il giusto atteggiamento mentale positivo e costruttivo, con fiducia in se stessi e motivazione elevata, possono rappresentare persino l’indispensabile stimolo evolutivo per rafforzare le proprie qualità e per giungere a livelli superiori attraverso il riconoscimento e il superamento di alcuni propri limiti.

Trovare la soluzione ad ogni problema

rimanere lucidi

The solution
Tutti noi, fortunati o meno, ricchi o poveri, ottimisti o pessimisti, buoni o cattivi, nel corso della nostra vita ci troviamo di fronte a delle problematiche che dobbiamo per forza di cose affrontare.

La premessa in questo caso è d’obbligo: la crisi economica sta portando alla disperazione vera diverse famiglie, e quindi il mio articolo voglio che appaia tutto fuorchè semplicistico!

Resto però convinto che almeno il 90% dei problemi che quotidianamente ci appaiono insormontabili, conservando una certa lucidità è freddezza, possono essere risolti o superati, con impegno certo, ma senza sforzi disumani.

“Ok Giancarlo, ma tu la fai facile. Come si può rimanere lucidi praticamente in situazioni emotive difficili se non drammatiche?”.

No, non la faccio facile, è forse questa la difficoltà più grande per un essere umano: la tolleranza allo stress, che non è inteso nel senso comune di troppo lavoro, ma in quello più grande di troppi pensieri e troppe preoccupazioni da dover affrontare.

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