Come primo articolo per inaugurare il mio ingresso nel mondo del coaching on line, ho pensato di partire semplicemente da me stessa. Dal percorso di studi che ho intrapreso un paio di anni fa, quando ho deciso di iscrivermi al corso di laurea magistrale in “Scienze dell’educazione permanente e della formazione continua” presso la Facolta’ di Scienze della Formazione di Bologna.
In genere, quando le persone mi chiedono: “Ok, ma nello specifico cosa studi??? Cioe’, cosa vai a fare dopo la laurea???” e’ sempre molto difficile fornire loro una risposta esaustiva, perche’ il mondo dell’educazione permanente e’ molto vasto. Comprende saperi, attivita’ e professioni molteplici. In via generale, e’ un corso di studi finalizzato ad abilitare alla professione i futuri progettisti, esperti nella progettazione e nella gestione di percorsi formativi per adulti.
Il progettista è quindi una figura che può lavorare presso agenzie ed enti di formazione professionale, nei servizi alle imprese, nei centri per l’impiego etc…
Per avere invece un’idea piu’ chiara e dettagliata rispetto alla definizione di “Scienze dell’educazione permanente e della formazione continua” e’ possibile considerare separatamente i concetti di:
- scienze dell’educazione;
- educazione permanente;
- formazione continua.
Come terminologia, le “scienze dell’educazione” nascono nel 1976 ad opera di Gaston Mialaret, per introdurre un approccio plurale alla formazione. Si fa cosi’ riferimento a una pluralità di scienze, ognuna con un proprio campo di intervento e un proprio metodo di ricerca, e ognuna delle quali approfondisce un aspetto del mondo dell’educazione. Esempi di scienze dell’educazione sono la storia, la psicologia e la filosofia dell’educazione. È dunque necessario conoscere l’Uomo, sapere quali sono gli elementi costitutivi della sua realtà, tenendo conto di tutte le determinanti che agiscono su di lui per dargli forma e contenuto.
Fra tante definizioni di “educazione permanente” proposte dalla letteratura dedicata, ho pensato che la piu’ completa sia quella fornita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo il quale l’educazione permanente “rappresenta l’insieme delle opportunità educative formali e non formali (a cui dedichero’ il prossimo articolo) rivolte ai cittadini, sia italiani che stranieri, in età adulta. L’attuazione del progetto EDA, nella sua componente formale, è affidata dal 1997 ai Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (CTP).
Presso tali centri ( in genere le sedi prescelte per l’erogazione dei corsi coincidono con quelle degli istituti di istruzione superiore), gli adulti di qualsiasi età e condizione sociale ( e i giovani che abbiano compiuto i 15 anni di eta’), possono frequentare in modo gratuito o semi-gratuito sostanzialmente tre tipi di corsi:
- corsi previsti dall’ordinamento scolastico per conseguire il relativo titolo di studio;
- corsi di informatica, lingue straniere, musica, etc.
- corsi di alfabetizzazione e integrazione linguistica e sociale per stranieri.
Al termine dei corsi è previsto il rilascio di titoli, certificazioni o attestazioni dei crediti formativi acquisiti.
Per concludere, e’ il sito dell’ISFOL, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, a fornirci una definizione esaustiva di “formazione continua”. Questa si riferisce “più specificatamente alla formazione erogata sul lavoro e quindi alla riqualificazione professionale e all’attività di aggiornamento del lavoratore. In questo ambito rientra la formazione degli occupati che abbia carattere di sviluppo e completamento (aggiornamento e perfezionamento) di competenze professionali già acquisite”.
Si puo’ affermare che, mentre l’educazione permanente si rivolge alla totalita’ della popolazione adulta, promuovendo l’esercizio della cittadinanza attiva, finalizzata a garantire un libero ed autonomo esercizio del diritto all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (il c.d lifelong learning), la formazione continua si rivolge specificatamente a “soggetti adulti, occupati o disoccupati, al fine di adeguarne o di svilupparne conoscenze e competenze professionali, in stretta connessione con l’innovazione tecnologica ed organizzativa del processo produttivo e in relazione ai mutamenti del mondo del lavoro”.
Per saperne di più:
http://www.isfol.it/temi/Formazione_apprendimento/formazione-degli-adulti
http://lascuolaconvoi.it/nuova-didattica/
http://www.treccani.it/enciclopedia/educazione_%28Enciclopedia_Novecento%29/